Si è conclusa in questi giorni l’operazione di contrasto alla pirateria del software denominata “Underli©ensing 3”, coordinata a livello nazionale dal Nucleo Speciale Tutela

Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza e condotta in provincia di Nuoro dal locale Comando Provinciale.
Il Nucleo di Polizia Tributaria barbaricino ha eseguito un intervento in contemporanea con altre 120 ispezioni svolte da altri Reparti delle Fiamme Gialle presso altrettanti obiettivi
dislocati sull’intero territorio nazionale, finalizzate al riscontro della regolare detenzione e
utilizzo dei software impiegati nell’ambito delle varie attività economiche.
Sul campo, assieme al team operativo del Nucleo di polizia tributaria, lo specialista informatico della
Guardia di Finanza nuorese che ha esaminato le apparecchiature informatiche sottoposte a verifica e ha rilevato i contenuti più remoti, nascosti nelle memorie virtuali dei supporti informatici.
Al termine dell’ispezione sono state riscontrate diverse violazioni, dalla più comune forma di utilizzo di software senza licenza d’uso alla duplicazione di programmi da utilizzare su
un numero maggiore di “macchine” rispetto a quello previsto dalla licenza.
L’attività ha avuto come esito la segnalazione alla Procura della Repubblica di Nuoro di due responsabili per violazione dell’art. 171bis della Legge 633/1941, nonché il sequestro di due personal computer e 12 programmi per elaboratore privi di regolare licenza.
Per la violazione della proprietà intellettuale la normativa vigente prevede, in aggiunta all’aspetto penale, anche una contestazione di natura amministrativa pari al doppio del valore di mercato del software illecitamente utilizzato.
In proposito si rileva come uno studio, diffuso lo scorso anno a livello mondiale dalla Global Software Survey abbia assegnato all’Italia un tasso di pirateria in calo intorno al
45% ma ancora fra i più elevati dell’Europa Occidentale.
L’operazione “Underli©ensing 3”, sottolinea l’attenzione rivolta dalla Guardia di Finanza alla tutela del diritto d’autore anche connesso ai prodotti informatici.

I risultati conseguiti dal Corpo a livello nazionale dell’ultimo triennio, vanno dai circa 300 software illegali sequestrati nel 2015 agli oltre 1600 nel 2016.

Nell’anno in corso, le ispezioni hanno consentito di scoprire l’esistenza di oltre 1000 software illecitamente installati o utilizzati.