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Questa mattina all’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, Napoli e Milano, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e di un’unità cinofila di Abbasanta, nonché di un elicottero del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia - Venafiorita, hanno dato esecuzione a ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ad un obbligo di dimora nei confronti di 16 persone.
L’Operazione, denominata “Barber Shop” (per l’attività lavorativa del capo dell’organizzazione), è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, con indagini seguite dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Olbia.
L’attività investigativa, come spiegato in conferenza stampa, nasce dalle indagini relative a una rapina perpetrata nel mese di ottobre 2016 ai danni di un pensionato di Padru, che avevano consentito l’individuazione dei responsabili e aperto una finestra sull’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio gallurese in cui uno degli arrestati risultava coinvolto. L’uomo, infatti, era particolarmente attivo nella vendita di droga e appariva punto di riferimento per numerosi altri soggetti.
Grazie ai servizi di osservazione svolti sul territorio è stato possibile identificare una seconda persona, sempre di Olbia, indicata negli ambienti della malavita locale quale elemento di spicco nel traffico di cocaina, avendo rilevato il “testimone” dal fratello che, nel 2011, a causa di vicissitudine giudiziarie, si era trasferito in Messico.
Il successivo sviluppo ha consentito di disvelare un sodalizio articolato che estendeva i propri interessi anche al di fuori della Sardegna, pertanto determinandosi il trasferimento delle indagini alla competente Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari.
Infatti, è emerso che l’indagato, coadiuvato dal fratello (intanto rientrato dal Messico), avesse stretto contatti con due napoletani, dai quali riceveva partite di cocaina, e, attraverso altri mediatori olbiesi e desulesi, con un canale di approvvigionamento calabrese.
Le indagini hanno consentito di individuare ad Olbia altri soggetti (sei persone in tutto) che collaboravano attivamente con il capo dell’organizzazione nello smercio al dettaglio della droga, oltre ad altri diretti referenti dei soggetti napoletani che immettevano la cocaina nel mercato sassarese.
Le ipotesi investigative, tradotte in richiesta di misura cautelare dalla Procura Distrettuale di Cagliari, sono state condivise dall’Ufficio del GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo odierno con cui è stata disposta la custodia in carcere per Francesco Salerno 43enne di Olbia, Antonio Salerno 37enne di Olbia, Francesco Carta 44enne di Desulo, Fabio Casula 46enne di Monti, Fabio Azara 47enne di Olbia, Salvatore Carta 48enne di Olbia, Fortunato Davoli 39enne di Olbia, Lorenzo Pes 46 enne di Olbia, Massimiliano Piras, 41enne di Olbia, Pietro Marras 45enne di Olbia, Rosario Polverino 54enne di Napoli, Salvatore Cuomo 56enne di Pozzomaggiore, D’ALESSANDRO Gennaro D'Alessandro 62enne di Sassari, Salvatore D'Auria 38 di Napoli e Vincenzo Andreacchio 34enne di Chiaravalle Centrale (CZ).
Alla misura cautelare dell’obbligo di dimora è stata, infine, sottoposta Maria Antonietta Sanna, 40enne di Olbia.
Nel corso delle indagini sono state arrestate 5 persone e sequestrati circa 3 chilogrammi di cocaina e diversi quantitativi di hashish e marijuana. Tuttavia è stato possibile ricostruire un volume d’affari che, negli anni immediatamente precedenti, si basava su uno smercio costante di cinque chilogrammi di cocaina al mese nella sola provincia di Sassari.
Gli arresti della mattinata odierna sono stati effettuati ad Olbia, Sassari, Pozzomaggiore, Napoli Secondigliano e S. Stefano Ticino, coinvolgendo un totale di circa cento militari.
L’operazione ha permesso di infliggere un duro colpo alla malavita locale, con legami con organizzazioni criminali di stampo mafioso.