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Nove scuole su dieci risultano prive di una o più certificazioni obbligatorie sulla sicurezza. È quanto emerge da un dossier di Tuttoscuola, elaborato a partire dai dati disponibili nella sezione Open Data dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia scolastica. Dal quadro tracciato risulta che “3.588 edifici, il 9 per cento del totale, dove si calcola che studino e lavorino circa 700 mila tra studenti e personale della scuola, sono privi delle certificazioni obbligatorie”.
Secondo i dati diffusi, nelle aree a maggiore rischio sismico meno della metà degli edifici scolastici dispone del certificato di collaudo statico. Su circa 40mila scuole statali, ben 36mila non possono quindi essere considerate a norma.
Il primato negativo spetta al Lazio, dove su 3.203 edifici soltanto 407 – pari al 12,7% – hanno l’agibilità. Anche le Isole presentano dati critici: su 5.149 plessi, appena 971 (18,9%) risultano in regola. La Sardegna, con il 14,2%, si colloca all’ultimo posto tra le regioni insulari.
Il quadro è molto diverso in Valle d’Aosta, che guida la classifica nazionale: su 139 scuole, 122 hanno il certificato di agibilità, pari all’87,8% del totale. Seguono Piemonte (53,4%), Veneto (52,7%) e Friuli Venezia Giulia (52%). In generale, le regioni del Nord si attestano intorno al 50%.
Tra le altre aree del Paese, il Molise raggiunge il 47,8%, preceduto da Lombardia e Marche, entrambe intorno al 50%, mentre la Liguria si ferma al 31,1%. Abruzzo e Campania si collocano attorno al 30%, in linea con il resto del Sud, mentre nel complesso il Centro si attesta al 29,7%.