Dall'inizio dell'anno scolastico senza stipendio, anche in Sardegna centinaia di insegnati precari titolari di supplenze brevi e personale Ata hanno continuato a svolgere la loro attività sostenendo le spese di viaggio per raggiungere le sedi assegnate, senza vedersi riconosciuto l'assegno mensile oppure, in alcuni casi, con buste paga di 19 euro limitate a un giorno di lavoro.

Per questa ragione la Flc Cgil regionale, unitamente al sindacato nazionale, preannuncia iniziative di lotta contro il Ministero dell'Istruzione, che "solo nei giorni scorsi ha incontrato le segreterie nazionali, dopo reiterate sollecitazioni.

L'amministrazione dello Stato ha temporeggiato, rimbalzando le responsabilità da un ministero all'altro (Istruzione e Economia e Finanze), per poi promettere il pagamento di tutti gli stipendi a gennaio", spiega una nota della Cgil.

"Se entro il prossimo mese i precari non avranno ricevuto lo stipendio, tutti gli arretrati compresa la tredicesima - avverte il segretario regionale Flc Cgil Ivo Vacca - organizzeremo, insieme al sindacato nazionale, forme di lotta per far rispettare gli impegni assunti dal Miur".