"Sono molto amareggiato per quello che è successo. In coscienza so che stiamo lavorando per il bene del paese e la nostra linea è e sarà il rispetto delle regole. Non molleremo su questo terreno".

E' quanto ha dichiarato all'ANSA il sindaco di Gairo, Franco Piras, in merito alle scritte con minacce di morte apparse nelle scorse ore sui muri del paese.

"La mia preoccupazione in questi giorni non è per me - ha detto - ma per la mia famiglia, mia moglie e i miei due figli. Spero solo che si sia trattato di una goliardata di cattivo gusto e che episodi del genere non capitino più. Sono degli episodi che mettono in luce un paese che non è quello reale, fatto invece di lavoratori e di persone che si confrontano in maniera civile. Sono convinto - ha concluso il primo cittadino di Gairo - che gli amministratori in Sardegna, dove purtroppo si susseguono episodi come questi, siano oggi più che mai il capro espiatorio di una crisi economica feroce: poche risorse e tanta disoccupazione. E in questa situazione c'è qualche balordo che reagisce in questo modo". Sulle minacce di morte a Piras, è intervenuto anche l'ex sindaco del paese, Roberto Marino Marceddu, anche lui vittima di minacce e attentati in passato (ora capogruppo dell'opposizione).

"Esprimo piena solidarietà al collega e invito gli autori al confronto civile e democratico - ha detto - dopo gli anni bui di vari volantini anonimi e atti delittuosi, a Gairo ormai avevamo dimenticato queste 'pratiche'. Questo episodio preoccupa e testimonia l'esistenza di un malessere sociale che di nuovo dilaga. Come esponente dell'opposizione, critica ma costruttiva, ritengo che occorra recuperare da parte dell'attuale Amministrazione il buon operato, l'efficienza e la trasparenza che paiono dimenticati".