Questa mattina a Orune e a Orgosolo i Carabinieri del Reparto Squadriglie e quelli del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro, coadiuvati da personale delle stazioni di Orune e Orgosolo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Nuoro, hanno arrestato tre persone con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti aggravata.

In manette sono finiti Francesco Campana, orunese di 53 anni, Agostino Rubanu, 23 enne di Orgosolo e Giuseppe Corrias, anche lui orgolese di 24 anni.

Gli arrestati, a seguito di prolungati servizi di perlustrazione e osservazione, condotti dal reparto squadriglie dall’ 8 agosto 2016 nelle campagne di Orune, sono stati identificati quali coltivatori di una piantagione di circa seicento piante di cannabis indica, dell’altezza variabile dai 120 ai 140 centimetri, messe a dimora in un terreno che si trova in un zona impervia, in località Ducori – Pedru Santu di Orune.

Sul posto è stato anche allestito un impianto di irrigazione, che è stato distrutto dai militari dell’Arma il 6 settembre, quando le persone arrestate avevano abbandonato il terreno dove si trovava la piantagione perché si erano accorte di essere sottoposte a controllo.

Nonostante ciò, i militari operanti, nel corso dei servizi di osservazione, avevano potuto documentare con inconfutabile materiale fotografico l’assidua presenza dei tre nel terreno, atti a curare la piantagione, e successivamente identificarli e deferirli all’Autorità Giudiziaria, benché gli stessi avessero l’abitudine di effettuare tutte le operazioni travisati con un passamontagna, proprio al fine di impedire l’identificazione.

Gli arrestati, espletate formalità di rito, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, a disposizione delle Autorità giudiziarie.

I Carabinieri fanno sapere che analoghi controlli nelle campagne del nuorese, finalizzati al contrasto delle coltivazioni di marjiuana, continueranno assiduamente nelle prossime settimane.