La commissione Ambiente del Comune di Alghero ha svolto questa mattina un sopralluogo nello stagno Calich, dove ancora oggi ci sono molti pesci morti, ma le cause della moria nello specchio d'acqua di Fertilia sono ancora sconosciute.

"Questo episodio preoccupante ha spinto la Commissione a effettuare un sopralluogo, dopo le numerose segnalazioni ricevute da pescatori e cittadini", spiega il presidente della commissione comunale Ambiente, Christian Mulas, a margine della verifica sul posto svolta insieme con il presidente del Parco di Porto Conte, Emiliano Orrù, gli esperti dell'Università di Sassari, Noemi Pascale e Marco Casu, il comandante dei barracelli, Riccardo Paddeu, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e i pescatori che operano nello stagno.

 

"Nonostante la laguna del Calich sia oggetto di un monitoraggio costante, recentemente si sono registrati casi sui quali è necessario tenere alta la guardia e l'attenzione". E il livello di attenzione si è alzato già da qualche giorno. Il parco di Porto Conte, con i suoi biologi e con gli esperti dell'Arpas, ha effettuato le analisi delle acque per cercare di capire le cause dell'improvviso fenomeno.

 

Da un primo riscontro strumentale non è stata rilevata alcuna crisi anossica, ossia la mancanza di ossigeno nella colonna d'acqua. Le temperature e i valori osservati alla centralina escluderebbero anche un fenomeno distrofico, cioè la classica moria degli ambienti lagunari per rilasci di idrogeno solforato e stato anossico. Indicazioni utili potranno arrivare dalle analisi su alcuni campioni biologici prelevati dalle carcasse dei pesci dai tecnici della Asl di Sassari e poi trasmessi all'Istituto zooprofilattico.