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La Corte d’Assise d’Appello di Sassari ha confermato la condanna all’ergastolo per Davide Iannelli, 55 anni, riconosciuto colpevole dell’omicidio del vicino di casa Tony Cozzolino, aggredito l’11 marzo 2022 a Olbia, cosparso di benzina e dato alle fiamme in strada. Cozzolino morì dieci giorni dopo in ospedale a causa delle ustioni riportate.
La corte, presieduta da Salvatore Marinaro, ha ribadito anche in secondo grado l’aggravante della crudeltà, respingendo la richiesta della difesa di un ridimensionamento dell’imputazione.
Gli avvocati di Iannelli, Abele e Cristina Cherchi, avevano chiesto il riconoscimento della legittima difesa e la riqualificazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, escludendo l’aggravante contestata. Dopo la lettura della sentenza, l’avvocata Cristina Cherchi ha annunciato il ricorso: “Aspettiamo i 90 giorni per il deposito degli atti, ma certamente faremo ricorso in Cassazione. A nostro avviso l’aggravante della crudeltà non sussiste. Il nostro assistito ha reso dichiarazioni spontanee e ribadito che non era sua intenzione uccidere Cozzolino e non si aspettava un esito nefasto”.
I fatti ricostruiti in aula raccontano una dinamica brutale: Iannelli, second i giudici, arrivò in auto davanti al condominio di via Petta, scese con una bottiglia di benzina, raggiunse Cozzolino, con cui i rapporti erano da tempo molto tesi, e sempre secondo i giudici lo incendiò con un accendino. Subito dopo risalì in macchina e si allontanò.
Cozzolino, avvolto dalle fiamme come una torcia umana, tentò di salvarsi rifugiandosi in un autobus fermo nelle vicinanze. L’autista riuscì a spegnere l’incendio con un estintore, ma le ustioni sul 42% del corpo, soprattutto su viso, braccia e tronco, si rivelarono fatali.
La difesa si prepara ora all’ultimo grado di giudizio, mentre la sentenza d’appello conferma la piena responsabilità di Iannelli e la natura particolarmente cruenta dell’omicidio.


