PHOTO
Il 20 giungo 2019 la comunità di Ardara si è risvegliata col fiato sospeso: Maria Pina Fois, 19 anni, viene trasportata d'urgenza all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari dopo un terribile incidente stradale. Ai tempi studentessa al liceo artistico "Figari" del capoluogo turritano, la giovane, quella notte, era sulla via del rientro per casa al volante di una Peugeot 106, sulla SP 102 tra Ardara e Mores, proprio poche ore prima della prova di maturità. In quel viaggio verso le mura di famiglia portava con sé sogni e speranze di una qualsiasi ragazza alla soglia dei vent'anni, ricca di vita e animata da fervide aspettative. Il suo percorso, tuttavia, venne bruscamente interrotto nel buio della notte, facendosi cupo e incerto.
Notte di lacrime e preghiere
L'auto guidata dalla 19enne terminò la sua corsa anzitempo, finendo fuori dalla carreggiata in un tratto di strada pericolante, privo di barriere protettive e sistemi di contenimento. Il frastuono dello schianto, poi tutto sbiadisce e la vita sembra scappare via, volatile e sfuggente. I minuti scorrono interminabili, e in quei momenti di sconforto, dolore e confusione una sagoma si fa avanti al chiaro di luna: è papà Franco. Era uscito in fretta a furia a cercarla dopo aver ricevuto una telefonata dell’assicurazione dell’auto. La scatola nera dell’utilitaria, infatti, aveva inviato un segnale alla centrale operativa della compagnia di assicurazioni non appena avvenuto l'incidente. Aveva trovato la figlia moribonda in una cunetta, dove era stata sbalzata dal mezzo mentre questo, a poca distanza, andava a fuoco.
Poche ore prima, Maria Pina era uscita di casa per recuperare un vocabolario in paese e trascorrere in compagnia delle l'indimenticabile "notte prima degli esami" decantata nell'omonimo brano di Venditti. Dopo la terribile telefonata, quasi guidato dall'istinto paterno, Franco Fois era stato il primo a trovare la ragazza, prendendola in braccio e allontanandola dal pericolo di quell'auto divorata dalle fiamme, poi trasportandola disperatamente in ospedale.
Speranza, lotta, rinascita
Dopo essere stata stabilizzata, la giovane studentessa era stata ricoverata in Rianimazione al Santissima Annunziata, lì i genitori avevano appreso la gravità della situazione. Dopo un mese il trasferimento al San Martino di Oristano, dove finalmente si svegliò dopo il coma. Da quel momento è iniziata la nuova vita di Maria Pina, attraverso un lungo e impegnativo percorso di neuroriabilitazione. Lei di quella notte non ricorda nulla: non è mai esistita, poiché la memoria non le restituisce immagini né istanti. Così è rinata, dalle ceneri di quello schianto infernale, germogliando nuovamente e lottando come un'amazzone.
L'amore di un padre e una madre, Ninetta, l'affetto di amici e familiari, la forza di volontà ferrea, possono spingere una ragazza di 19 anni oltre il più arduo ostacolo. E' maturata così, mercoledì scorso, 24 settembre 2025, la sublimazione di un percorso di coraggio e resilienza. Maria Pina Fois ha coronato il suo sogno, conseguendo la laurea in Fashion Design presso l'Università di Firenze.
E' un sorriso fiero e consapevole quello della ragazza, oggi 25enne, che ha sfiorato il velo della morte, ma che alla vita si è aggrappata con tutte le forze residue, rimanendovi ancorata. Oggi splende come quella notte del giugno 2019, come i suoi sogni mai tramontati. Una testimonianza di forza e determinazione che riempie anima e cuore, ricordandoci come dalla ferita di un dolore profondo possa nascere una nuova consapevolezza, una volontà travolgente che non conosce limiti.
In quei giorni di angoscia, il poeta di Codrongianos Pierino Devilla omaggiò così la giovane sopravvissuta:
Una preghiera tottu umpare pro una giovine
pizzinna chi est in coma.
Rientrendhe fisti a domo a tarda sera
Cun sos libberos accantu pro istudiare
De s'Artisticu sa laurea ti devisti leare
ma in sa notte pius oscura est sa caminera
Bolada a fora e a fiancu de sa vettura
Tottu sos sensos in su colpu as perdidu
A babbu tou una telefonata ad' arrividu
E dadu in su mamentu sas primas curas
pregamus tottu umpare in presse de sanare
Sa grascia manna Deus e seguru t'ada a dare
Dae qussu longu sonnu chi nde potas bessire
Sa vida continuare e sos istudios de sighire
Sarda ses, puru fiera, e no ti mancat su coraggiu
Sega impresse su billette e annulla su viaggiu.
No molles, ses forte e cumbatti,
Maria Pina Fois de Ardara.