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Ci sono persone che non hanno bisogno di incarichi ufficiali o istituzionali per diventare parte della storia di una città. Salvatore Frulio, scomparso all’età di 89 anni, è stato una di queste. La sua perdita lascia un vuoto importante nella comunità di Alghero, che oggi lo ricorda con affetto, rispetto e gratitudine.
Per diversi anni Frulio è stato alla guida dello storico locale notturno Manpea, uno spazio di incontro, musica e socialità che ha accompagnato intere generazioni, diventando parte della memoria collettiva algherese.
Accanto a questa esperienza, Frulio ha svolto con discrezione e senso del dovere il ruolo di economo dell’Istituto Alberghiero, sostenendo il funzionamento di una scuola fondamentale per la formazione di tanti giovani destinati a lavorare nel settore turistico. Un contributo silenzioso, ma prezioso, che rifletteva il suo modo di essere: concreto, presente, mai sopra le righe.
Il suo legame con la città si è espresso anche attraverso l’impegno civile, come quello nella Caritas, mosso da un autentico spirito di servizio e da una sincera attenzione ai problemi della comunità. Un impegno vissuto con passione, sempre lontano dai personalismi.
E poi l’incarico di presidente della Lega Navale di Alghero, durante il quale ha promosso iniziative di grande respiro. Tra queste la regata velica “Alghero – Palma de Maiorca – Alghero”, ideata per rafforzare il gemellaggio tra le due città.
Ma più di ogni incarico o iniziativa, a restare è il ricordo dell’uomo. Chi lo ha incontrato o conosciuto parla di una persona cordiale, disponibile, capace di ascoltare, di creare relazioni autentiche e di offrire consigli e aiuto senza mai ostentarlo. Una presenza rassicurante, che sapeva esserci nei momenti leggeri come in quelli difficili.

