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È stata approvata in Consiglio regionale la riforma della rete ospedaliera della Sardegna. E’ stato varato oggi il nuovo assetto con 30 voti favorevoli, 20 contrari e 3 astenuti. Dal campo progressista è arrivato il voto contrario di Anna Maria Busia e l'astensione di Francesco Agus.
La maggioranza, dal canto suo, ha avuto non poche difficoltà a trovare l’accordo finale della settimana scorsa in cui sono state accolte le richieste su Nuoro, La Maddalena, il Mater Olbia e Lanusei. La rete ospedaliera isolana avrà i due poli d'alta specializzazione nelle aree con il maggior bacino di abitanti Cagliari (Brotzu) e Sassari (Santissima Annunziata). Anche il San Francesco di Nuoro, vista la sua posizione strategica per il centro Sardegna, è stato dotato di maggiori servizi.
Attorno a questi tre poli principali sono stati individuati gli ospedali di primo livello che saranno dotati dei reparti di rianimazione, terapia intensiva, cardiologia e radiologia intensiva.
La rete si comporrà poi di quei nodi ospedalieri che garantiranno le cure primarie in collegamento con i poli specializzati. Infine gli ospedali di zona disagiata nei territori più periferici di Sorgono, Bosa, La Maddalena, Muravera e Ghilarza. Lì sarà presente un pronto soccorso per il primo intervento, a La Maddalena ci sarà anche la camera iperbarica e la pediatria.