“Si ricorda che tutte le risorse disponibili nel bilancio regionale sono state già integralmente trasferite alle amministrazioni comunali per assicurare la prosecuzione dei progetti in rinnovo. Si ricorda inoltre che come precisato nella summenzionata nota, i nuovi progetti 2019 possono essere attivati utilizzando le somme derivanti da economie disponibili nel bilancio comunale”.

È quanto si legge in una nota dell’Assessorato regionale delle Politiche sociali inviata ai Comuni sardi, riguardo i progetti “Ritornare a Casa”. Un posizione, questa, che ha lasciato l’amaro in bocca ad Anci Sardegna e il suo Presidente Emiliano Deiana.

“Appare come minimo frutto della bizzarria e dell’inventiva dei funzionari regionali proprio nel giorno in cui Anci Sardegna doveva incontrare il Direttore Generale dell’assessorato delle politiche sociali – ha sottolineato Deiana – ricevere dal medesimo assessorato una nota con la quale si ricorda ai comuni ciò che i comuni sapevano già: non ci sono le risorse, anche per responsabilità tecniche e di scelte applicative su cui si potrebbe fare una lunga disquisizione, per finanziare nuove progettualità”.

“Anci Sardegna – ha aggiunto – aveva difatti richiesto all’Assessore Nieddu e all’Assessore Fasolino l’impegno a reperire 5 milioni aggiuntivi al fine di tappare una falla gravissima nel sistema assistenziale sardo”.

“Ormai sono passati 5 mesi dalle elezioni regionali, appare opportuno – queste ancora le sue parole – che la Giunta inizi a governare e ad assumersi delle responsabilità”.

“Si vuole finanziare con 5 milioni aggiuntivi la misura? Lo si faccia velocemente. Abbiamo anche suggerito dove reperire le risorse finanziarie. Non lo si vuole fare? Si dica che esistono differenze assistenziali fra malati. Adesso Anci Sardegna – ha concluso Deiana – si siede al tavolo con il Direttore Generale dell’assessorato per ribadire con estrema forza la richiesta e per avere risposte certe”.