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L' Ordine del Giorno di Anci Sardegna , che contiene la richiesta di moratoria per i mega-impianti di produzione da fonte rinnovabile e per una transizione energetica " equa, giusta e democratica " è stato approvato e trasmesso ai Capigruppo in Consiglio Regionale, al Presidente del Consiglio Pais e al Presidente della Regione Solinas.
Secondo quanto si legge nel documento, Anci Sardegna si dice " favorevole alla transizione energetica così come impostata dal Next Generation Ue e al superamento della produzione da fonte fossile, ma - specifica - serve un sistema di regole nuove che parta da quote eque assegnate alle regioni ".
Anci Sardegna chiede inoltre che " con la moratoria si affrontino anche altri problemi in attuazione dell'articolo 4 l. e) dello Statuto e nello specifico:
- la revisione normativa che preveda i pareri vincolanti dei Comuni e della Regione anche per i cd 'grandi impianti' nonché l'individuazione delle aree idonee;
- rivedere in termini completamente nuove le forme di perequazione a favore dei territori sui quali insistono gli impianti e sull'intera comunità regionale;
- riconsiderare anche l'iniziativa pubblica nel settore delle energie rinnovabili attraverso forme di investimenti regionali e comunali e la creazione diffusa di comunità energetiche;
-garantire l'autonomia, nella scelta dei modelli di sviluppo dei comuni attraverso la pianificazione del proprio territorio e la conseguente partecipazione dei cittadini alle scelte;
- contemperare le due esigenze costituzionali previste dall'articolo 9 della Costituzione al c. 2 (tutela del paesaggio) e al c. 3 (tutela dell'ambiente) ”.