Tempi duri per il presidente della Regione Sardegna dopo che i Rossomori hanno abbandonato la coalizione e gli assessori Elisabetta Falchi e Gianmario Demuro hanno voltato le spalle al governatore Pigliaru. Quello del referendum, come previsto, è un effetto domino anche nell'isola.

Mentre gli assessorati alle riforme e dell'agricoltura passano ad interim nelle mani del presidente, le previsioni per il futuro della Giunta Pigliaru non sono certo rosee.

Per lunedì prossimo sono convocati i consiglieri regionali di maggioranza superstiti per il faccia a faccia della verità.

Negli ambienti del Pd regionale, a quanto pare, soffia forte il vento del rinnovamento e in tanti si auspicano un generale e simbolico cambio di assessori, manovra, questa, che non sarebbe particolarmente gradita da Pigliaru e agli altri partiti di maggioranza.

Se l'azzeramento della Giunta Pigliaru divide lo schieramento di centrosinistra, un punto di incontro potrebbe essere il cambio di altri cinque assessori oltre ai due già andati via. Con riforme e agricoltura già saltati, i prossimi assessorati in ballo potrebbero essere lavoro (Virginia Mura), cultura (Claudia Firino), industria (Maria Grazia Piras), trasporti (Massimo Deiana) e turismo (Francesco Morandi).