"Dalle stelle alle stalle".

Potrebbe sintetizzarsi in un'unica frase, postata sulla bacheca Fb di un senatore M5S, la rabbia degli attivisti sardi per la mancata corsa dei 5 Stelle alle regionali in Sardegna. Pioggia di commenti, in queste ore, sui profili Facebook dei parlamentari grillini eletti nell'isola, da molti accusati di essere i veri responsabili del passo indietro del Movimento che non parteciperà alle elezioni del prossimo 16 febbraio.

"Dovreste chiedere scusa ai sardi e informarvi su cosa pensano di ciò che e' accaduto - scrive un attivista sulla bacheca del senatore Roberto Cotti - Sono molto dispiaciuto per la Sardegna e per l'impossibilita' di partecipare alle prossime regionali. Voi parlamentari che avreste dovuto fare da collante per tutti i gruppi sardi invece avete fallito. Oggi candidarsi come per gli altri partiti significa trovare occupazione e fama! Mi sento umiliato".

I commenti più duri, intervallati da qualche attestato di stima, sono quelli postati sulla pagina della deputata Paola Pinna, che ieri ha criticato duramente la scelta di Beppe Grillo. "Benvenuta tra noi miseri umani Paola - ironizza un militante - condivido ciò che scrivi ma sarebbe servito un aiutino prima! Siamo proprio alla frutta".

"Sei una delle principali responsabili - rincara la dose un altro grillino - avresti dovuto tenere d'occhio i gruppi locali e cercare di riappacificarli invece di lasciargli fare le guerre tra poveri". "Sarebbe opportuno - propone un militante - che i parlamentari sardi del M5S rimettano il loro mandato". "Io vedo solo polvere di stelle", scrive un'attivista sulla bacheca della senatrice Emanuela Corda. Mentre la senatrice Manuela Serra passa al contrattacco e condivide lo stato di un militante che difende la scelta dei vertici pentastellati e rimarca la differenza con gli altri partiti "perché noi siamo cittadini".

"Si', siamo cittadini, ma non siamo ebeti - replica un'attivista - se si rinuncia a una competizione elettorale per una forza politica significa rinunciare ad esistere per paure che devono essere chiarite". Intanto i vertici del Movimento smentiscono categoricamente l'ipotesi, avallata dalla stessa Pinna, di un passo indietro per evitare dei test locali in vista del voto di maggio per le europee. Prova ne è, si fa notare, che in Abruzzo fervono i preparativi per la presentazione della lista M5S.