L'alluvione ha colpito l’isola esattamente un mese fa, è tempo di fare un primo bilancio. Ciò che è emerso maggiormente è l’entusiasmo el’impegno delle Associazioni e della gente comune, per riportare la situazione alla normalità: si è innescata una catena di solidarietà che ha coinvolto persone di ogni età e ogni fascia sociale.
Lo sforzo dei singoli, affiancato alla generosità dei donatori privati, è ciò che ha fatto la reale differenza. Non si può dire altrettanto dello Stato e della Regione: annunci roboanti, promesse di grandi finanziamenti per centinaia di milioni di euro. Ma, almeno per il momento, nessuna risposta chiara riguardo alla tempistica nell’assegnazione delle risorse. 
Antonio Satta, sindaco di Padru, nella provincia di Olbia-Tempio, è un uomo che ha sempre preferito il parlar chiaro, senza cincischiare con la sloganistica. I ritardi della politica lo scandalizzano, ma non lo hanno colto di sorpresa: già nel 2009 il suo comune aveva subito un’alluvione, già allora gli impegni a parole non erano stati accompagnati dai fatti. Nell’intervista qui di seguito, Satta si fa portavoce di un sentimento molto forte nell’isola: la fierezza, il sano orgoglio di un popolo che non si arrende mai, e che non ama mostrare segni di debolezza all’esterno. 
 
DOMANDA. Un mese dopo, si può dire che i politici stiano mantenendo le promesse fatte al popolo sardo?
RISPOSTA. «Purtroppo sia lo Stato sia la Regione continuano ad essere assenti: un proliferare di annunci , ma se ne guardano bene dal mettere a disposizione le risorse che avevano prome