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Cinquantuno comuni in Sardegna e due in Piemonte, quasi settecento monumenti aperti gratuitamente in sette settimane e raccontati da oltre undicimila volontari, in massima parte studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Questi i principali numeri della diciannovesima edizione di Monumenti Aperti, suggellata dal Patrocinio della Presidenza del Senato della Repubblica e da quello del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo concessi per il terzo anno consecutivo.
Dal 18 aprile al 31 maggio saranno dunque cinquantatre le amministrazioni comunali coinvolte, sette in più rispetto all’edizione 2014, che apriranno i propri beni alla curiosità dei visitatori. E per la prima volta sono rappresentate tutte e otto le vecchie province.
Anche quest’anno la manifestazione attraverserà dunque il mare per coinvolgere il Piemonte dove, confermata la presenza di Santo Stefano Belbo, si aggiunge il comune di Mango.
L’edizione 2015 è stata anticipata alla metà di aprile rispetto al tradizionale svolgimento nei mesi di maggio e giugno.
Non cambia la formula della manifestazione che punta a valorizzare siti spesso sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, affidando la narrazione del patrimonio storico artistico e naturalistico principalmente agli studenti, dalle scuole elementari all’università, che rappresentano l’80% circa dei volontari coinvolti.
Ben 9 i comuni che partecipano per la prima volta alla manifestazione: Mango (Piemonte), Ploaghe, Villamassargia, Marrubiu, Sennori, Serramanna, Uras, Bitti e Cuglieri.
Si segnala l’importante rientro, dopo l’assenza in varie edizioni, dei comuni di Guspini, Nuoro e Pula.
Tra i tanti siti di particolare interesse, saranno sicuramente i protagonisti di questa edizione: Su Romanzesu a Bitti, uno di più importanti complessi abitativi e di culto della Sardegna nuragica, l’ area archeologica di Nora a Pula e gli oltre settecento ulivi secolari che costituiscono il museo a cielo aperto di S'Ortu Mannu a Villamassargia, la casa natale di Grazia Deledda a Nuoro, l’area archeologica di Santa Anastasia a Sardara e la basilica di Santa Giusta.
MONUMENTI APERTI IN PIEMONTE
Prosegue il coinvolgimento dei comuni piemontesi. Infatti dopo il successo, lo scorso anno, della manifestazione a Santo Stefano Belbo, paese che diede i natali a Cesare Pavese, anche il vicino comune di Mango ha deciso di aprire al pubblico le sue risorse culturali e ambientali. Nel paese dove Beppe Fenoglio ha ambientato il romanzo Il partigiano Johnny terrà tra gli altri aperto il Castello dei Marchesi di Busca.
I NUMERI DEL 2014
Non mostra segni di cedimento l’interesse che negli anni Monumenti Aperti continua a destare, come confermano i numeri dell’edizione 2014.
Nei 46 comuni aperti in 5 fine settimana, sono stati 675 i siti visitati grazie a più di 11.000 volontari che hanno svolto il ruolo di cicerone. Sono state raccolte 313 mila firme nei registri disponibili in tutti i siti. Non solo monumenti, ma tante iniziative che hanno reso più coinvolgente la manifestazione: 133 mostre, 114 concerti, 80 spettacoli e 79 attività dedicate alla didattica per bambini e adulti. Infine grazie a Gusta la Città ben 589 esercizi commerciali di 34 comuni hanno proposto menù dedicati alla manifestazione a prezzi vantaggiosi.