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A due anni e mezzo dall’inizio del mandato di Paolo Truzzu come sindaco, per i consiglieri di opposizione è tempo di tirare le prime somme. “È rimasto solo”, ci raccontava qui il capogruppo del Pd Fabrizio Marcello, evidenziando le principali problematiche contestate dal centrosinistra. Una campagna che dal flash mob organizzato sabato 12 febbraio ha poi trovato sfogo sui social al motto di “Truzzu bis? No grazie”. La prima metà di mandato “Truzziano” non ha insomma entusiasmato i capigruppo di opposizione, secondo i quali, anzi, come raccontato a Sardegna Live da Andrea Dettori di “Sinistra per Cagliari”, “al netto dei problemi della pandemia ha evidenziato l’inefficienza e l’incapacità del sindaco di Cagliari di gestire e amministrare la città”. “In tutti i settori si presentano criticità molto gravi – spiega –, come ad esempio in ambito culturale: siamo a oltre metà febbraio e non è stato pubblicato il bando per i contributi e le attività culturali del 2022, che solitamente avveniva entro dicembre. Nonostante tutte le promesse, molti teatri comunali sono ancora chiusi; per non parlare dell’anfiteatro romano, che secondo le previsioni del sindaco avrebbe dovuto essere riaperto nell’estate del 2020”.
LAVORI PUBBLICI E MERCATI CIVICI. Sotto la lente d’ingrandimento anche la gestione dei lavori pubblici: “Abbiamo avviato l’iniziativa al Parco degli Anelli, il giardino che si trova nel quartiere di Sant’Elia e che dopo circa due anni è ancora fermo al primo lotto. Per non parlare della scarsa, se non assente, manutenzione del ponte ciclopedonale che collegherebbe il Padiglione Nervi a Sant’Elia. Ma ancora: non si sa nulla sul viale Ferrara e sullo stadio; i lavori di Sant’Avendrace, nonostante sia un quartiere in cui notoriamente alcuni partiti di maggioranza hanno ottenuto un ottimo riscontro, sono al palo. Dopo due anni e mezzo il vicolo che collega via Mameli al Corso Vittorio Emanuele è ancora transennato”. Capitolo mercati civici, fra i più caldi della contestazione contro l’operato dell’amministrazione comunale: “Nonostante ci siano delle rendite che arrivano dai box dei produttori locali – prosegue Dettori –, questi sono abbandonati a sé stessi. Il marcato di San Benedetto, uno dei più importanti in Sardegna, è privo di manutenzione; Santa Chiara, mercato civico del quartiere di Stampace, è isolato e inaccessibile alla città”.
ISTRUZIONE E DECORO URBANO. Particolarmente bersagliata dal capogruppo di “Sinistra per Cagliari” la gestione della scuola: “L’anno scorso nel quartiere di Sant’Elia si è avuta una pluriclasse e l’amministrazione non ne sapeva niente, siamo stati noi a informare l’assessorato. Quest’anno, probabilmente, ce ne sarà un’altra, e fino ad ora l’amministrazione Truzzu non ha fatto alcuna proposta per poter rilanciare la scuola del quartiere ed evitare che le famiglie mandino i bambini in un altro plesso scolastico. La scuola San Giuseppe in via Toti, a Pirri, nonostante i proclami è tutt’ora priva di mensa, sebbene siano disponibili spazi e risorse. Le famiglie sono sul piede di guerra e sono in pressing sull'amministrazione perché la mensa scolastica venga realizzata quanto prima”. E aggiunge: “Vogliamo parlare della sporcizia? E la scarsa manutenzione? Cagliari è pressoché abbandonata. Chiediamo che la città sia semplicemente ‘ben tenuta’, senza necessariamente dover compiere interventi straordinari. Loro attendono che i beni si deteriorino per poi intervenire con operazioni che richiedono tempi lunghi e che non sono in grado di rispettare”.
INCOMPRENSIONI INTERNE. “Truzzu dice di volersi ricandidare, noi – ribatte Dettori – speriamo che ci ripensi, perché i risultati che sta portando a casa sono evidentemente deludenti”. E sulla “scarsa collaborazione” recriminata dall’opposizione il capogruppo spiega: “Tutte le mozioni che escono dalle commissioni sono votate all’unanimità. Ciò significa che all’interno di ogni commissione la componente di minoranza collabora con quella di maggioranza, ma se poi la parte esecutiva non viene posta in essere noi non possiamo intervenire in alcun modo. Siamo collaborativi per tutto ciò che riguarda l’amministrazione della città, ma chi ha il volante in mano è la maggioranza. Per fugare ogni dubbio basterebbe contattare un qualsiasi presidente di commissione e chiedere quante delle mozioni votate all’unanimità hanno avuto seguito. Al netto del fatto che una minoranza resti tale, ognuno di noi vuole il bene della città, e da sempre a Cagliari si sono trovati accordi per realizzare degli obiettivi. Con questa amministrazione – ribadisce – non vengono raggiunti neanche quando c’è unanimità di intenti fra maggioranza e minoranza”.
INVESTIRE SUL FUTURO. Poi conclude rimarcando l’importanza dell’investimento sull’istruzione e sui giovani: “I bambini sono il futuro della città. Noi dobbiamo lavorare e investire per garantire un futuro ai nostri figli. Ripeto: che a Cagliari non si faccia niente per impedire la formazione delle pluriclassi è inammissibile. È mai possibile che l’amministrazione non riesca a rendere centrale uno dei quartieri più sensibili della città e a far diventare la scuola un punto di riferimento investendo su di essa? Questa è la fotografia dell’incapacità nella gestione della città e per questo motivo noi, come cittadini di Cagliari, chiediamo che il sindaco faccia mea culpa e rinunci a rinnovare la propria candidatura”.