L’autunno meteorologico, cominciato per convenzione il 1 settembre, non ha ancora offerto il caratteristico break temporalesco che chiude la stagione estive.

A differenza dello scorso anno, quando i primi forti temporali dalle caratteristiche semi stazionarie si erano presentati il 31 agosto (Cagliari) e il 5 settembre (Pula-Sarroch), quest’anno, complici le particolari configurazioni sinottiche che hanno penalizzato maggiormente il centro sud peninsulare italiano, specialmente il versante adriatico, dovremo attendere qualche settimana in più.

Le condizioni meteo degli ultimi giorni della settimana saranno governate da una latente goccia fredda stazionaria sull’Italia settentrionale. Per la nostra isola, a parte una leggera instabilità pomeridiana odierna, non sono attesi particolari scossoni meteo: rinforzo della ventilazione da maestrale, abbattimento della fastidiosa cappa di umidità accumulata nei giorni scorsi e calo delle temperature, con valori massimi che nel corso del week end stazioneranno tra i 28°C e 30°C.

Cambio circolatorio, tuttavia votato ad un ritorno di condizioni estive, atteso nella prossima settimana. Il calo del Nao index e Ao index, entrambi in territorio negativo, unito ad un’impennata del Pna index verso la positività, incentiveranno una ripresa degli scambi meridiani in aperto atlantico, con alta pressione delle Azzorre che verrà dinamicamente alimentata e spinta lungo i meridiani verso l’area groenlandese dal getto in uscita dagli States nord orientali e ramo settentrionale del getto polare che invece scaverà una profonda depressione sull’Atlantico centro orientale condizionando da vicino le future condizioni meteorologiche dell’intero bacino mediterraneo.

Già dalla giornata di lunedì 15 la circolazione dei venti tornerà dai quadranti meridionali con termiche ad 850hPa in progressiva risalita. Dal nord africa verranno richiamate correnti molto calde ed umide in direzione della nostra isola. Inizialmente, tra martedì 16 e mercoledì 17 (seguiranno ulteriori conferme) tali correnti instabili potrebbero favorire lo sviluppo di attività temporalesca a base alta, “sterile” quindi dal punto di vista pluviometrico.

Tale ondata di calore raggiungerà il suo apice nella seconda parte della prossima settimana: le termiche ad 850hPa raggiungeranno valori consoni al periodo estivo, raggiungendo ( analisi Gfs/Ecmwf) i 22°C/23°C. Lecito dunque attendersi un nuovo aumento dei valori di umidità e temperatura al suolo, con valori massimi che diffusamente si riporteranno sopra i 30°C/32°C con picchi fino a 35°C/36°C (ritorneremo su questa previsione con l’ausilio dei Lam la settimana prossima).

L’imminente heat wave è confermata anche dalla tendenza della ITF, Africa Intertropicale front, attesa, nei prossimi dieci giorni, in forte risalita verso nord specialmente nei settori centro occidentali (3-400km).

Situazione che resterà bloccata almeno sino al 21/22 del mese, in attesa di un nuovo cambio circolatorio, sul quale torneremo dettagliatamente più avanti.