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È scattato a mezzanotte il blocco dei porti della Sardegna contro il caro traghetti e contro il monopolio dei collegamenti deciso dagli aderenti al Movimento "Trasporto Unito" e "Unidos".
Sono migliaia i mezzi che hanno deciso di fermarsi nei piazzali dei propri garage rinunciando anche ad arrivare nei porti e le navi in partenza sono vuote ha fatto sapere il deputato Mauro Pili.
“La Tirrenia sta mettendo in ginocchio la Sardegna. Bisogna dire basta a questo oltraggio al popolo sardo e reagire con tutti i mezzi a questo monopolio che mette le catene allo sviluppo dell'isola. Deve cessare il furto di 72 milioni di euro che lo Stato regala alla Tirrenia senza alcuna giustificazione" ha affermato Pili nel corso di una conferenza stampa tenuta ad Olbia insieme al segretario nazionale di “Trasporto Unito” Maurizio Longo.
“Il governo faccia in fretta ad affrontare la questione trasporto prima che i blocchi diventino sempre più stretti – ha continuato il deputato del Pdl - Si deve evitare che la situazione precipiti. Serve un'azione autorevole che ripristini la legalità del trasporto marittimo da e per la Sardegna. Non costringano i sardi a gesti ancora più forti. La mobilitazione che durerà quattro giorni andrà in crescendo e non ci saranno sconti per nessuno”.
Pili ha inoltre aggiunto: “Il cartello degli armatori contro la Sardegna deve essere sconfitto con tutti i mezzi possibili. Il governo anticipi la condanna dell'autorità garante della concorrenza per il cartello degli armatori. Riscriva le convenzioni e attivi subito in negoziato con Regione e operatori del trasporto per ripristinare condizioni minime di connessione tra la Sardegna e il resto del paese”.