“Uno dei tanti sassi lanciati dal tetto di Monastir ai colleghi del Reparto Mobile e della Questura da parte di clandestini positivi al Covid pochi minuti fa. Una situazione assurda che abbiamo documentato al fianco dei colleghi. Per fortuna nessuno si é fatto male, solo qualche casco scheggiato ed una ammaccatura sul mezzo. Non smetteremo di essere in prima linea perché prima che sindacalisti siamo poliziotti. Il segno bianco é il danno provocato da una delle pietre lanciate stamattina da alcuni ospiti positivi Covid dal tetto di Monastir. Stavamo facendo, al fianco dei colleghi, uno dei tanti sopralluoghi nella struttura. Se uno di quei pesanti sassi avesse colpito un poliziotto oggetto di bersaglio, adesso saremo impegnati ad assistere un ferito grave o piangere una vittima. Per risolvere questa vergogna, si deve per forza fare male qualcuno? Ringraziamo i colleghi del XIII Reparto Mobile e Sezione Questura nonché il Vice dirigente della Digos che ha gestito al meglio la situazione. Siamo seriamente preoccupati, la polveriera sta per esplodere”.

Il segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia, Luca Agati, denuncia l’ennesima situazione davvero di emergenza, una delle tante, che accadono al Centro di Prima Accoglienza – ex scuola di Polizia Penitenziaria, a Monastir, dove sono ospitati i migranti che arrivano sulle coste della Sardegna.