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Il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano, Gianni Maoddi, ha tenuto una riunione con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a Roma. L'obiettivo principale è stato discutere dei dazi introdotti dagli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump, che potrebbero avere un impatto negativo sull'export verso questo mercato chiave.
Durante l'incontro sono state esplorate possibili soluzioni e strategie per affrontare questa sfida, oltre a valutare opportunità di espansione verso nuovi mercati internazionali. L'occasione ha anche permesso un ampio confronto sul presente e sul futuro del Pecorino Romano, uno dei prodotti caseari italiani di maggior fama e apprezzamento all'estero.
"Il Pecorino Romano è una delle grandi eccellenze italiane, capace di affermarsi nel tempo in tutto il mondo. Questa mattina, insieme al presidente Maoddi, abbiamo discusso dei risultati importanti raggiunti e delle criticità da affrontare nel futuro, compresi i dazi americani. Abbiamo ragionato su strategie di supporto per valorizzare ancora di più un prodotto che sostiene intere filiere, a partire dal lavoro dei nostri pastori. Ancora una volta, abbiamo garantito il nostro impegno e sostegno alle eccellenze italiane", ha detto il ministro Lollobrigida al termine dell’incontro.
Sulla stessa linea il presidente del Consorzio, Gianni Maoddi, che ha rimarcato l’importanza di una collaborazione continua con le istituzioni: "Ringrazio il ministro per la disponibilità e l’attenzione costante al nostro settore. Continuiamo a lavorare insieme per evitare che i dazi americani danneggino la filiera e per individuare soluzioni capaci di mantenere inalterato il valore del Pecorino Romano sul mercato. Una delle strade è rappresentata per esempio dal ritiro di quantitativi di prodotto da destinare ai bandi per gli indigenti, così da non intaccare il valore del prodotto, sostenere i produttori e al tempo stesso rafforzare la solidarietà sociale. Ipotesi che, insieme ad altre, è oggetto di confronto costante con il ministro Lollobrigida".
Dal Consorzio arriva infine un appello alla Regione Sardegna, chiamata a dare risposte rapide e concrete: "Ci auguriamo che le istituzioni sarde rispondano al più presto alla nostra richiesta di incontro: in questo momento è indispensabile fare sinergia e trovare insieme la strada migliore per proteggere la filiera, che significa difendere migliaia di aziende e famiglie che in questo momento sono a forte rischio".