PHOTO
"Non sapevo fosse indispensabile. Sono stati valutati i pro e i contro e ho pensato che se da una parte correvo un rischio dall'altra ne correvo tanti altri. Quindi ho cercato di fare la cosa migliore. E' stata una cosa imprevista".
Cosi', ai microfoni dell'emittente regionale Videolina, la mamma del bambino di 10 anni che, durante le vacanze in Sardegna, e' stato ricoverato nell'unita' operativa di Pediatria dell'ospedale "San Martino" di Oristano con la diagnosi di tetano.
Il bambino non corre pericolo di vita e le sue condizioni sono in miglioramento ma fino a ieri aveva ancora alcuni sintomi tipici della patologia, come le contrazioni muscolari e la paralisi dei nervi cranici. All'origine dell'infezione un taglio alla fronte dopo una caduta dalla bicicletta.
Nell'ospedale della penisola dove era stato curato era stata proposta ai genitori la terapia con immunoglobulina antitetanica. Proposta che e' stata rifiutata e cio' ha permesso che il tetano, che ha un'incubazione che va da 3 a 21 giorni, si sviluppasse e pertanto il bimbo e' arrivato all'ospedale oristanese con la malattia gia' in stadio conclamato.
Sempre nel corso dell'intervista rilasciata oggi, la madre del bimbo, alla domanda se fosse intenzionata a fare altri vaccini al figlio ha risposto "si', assolutamente" per quanto riguarda l'antitetanica" spiegando che poi "valutera' per gli altri".