PHOTO
Ovodda apre le porte dell'accoglienza e si prepara per la grande festa di Autunno in Barbagia tra i sentieri che conducono negli “ungrones de bidda”, piccoli spazi da scoprire, ricchi di prodotti da valorizzare. Il tempo immobile ha la sua dimora nel paese della centenaria, zia Vittorina Sedda, che da settimane presta il volto e la voce alla campagna pubblicitaria che richiama l'invito ai turisti e ai visitatori.
Gli operatori ovoddesi sono impegnati attivamente nell'organizzazione dell'evento che trova la sua sintesi tra la storia e il presente, la tradizione e l'innovazione. Venrdì sera c'è stata l'inaugurazione ufficiale di Cortes Apertas, alla presenza del sindaco Cristina Sedda, e tra sabato e domenica si potranno apprezzare i prodotti che valorizzano le peculiarità ovoddesi e le associazioni che divulgano e salvaguardano la cultura nelle sue diverse forme.
“Ovodda paese del pane” è la scritta che campeggia sulla pietra di granito, altra risorsa locale, posta all'inizio dell'abitato e vuole sottolineare l'eccellenza che i panificatori riescono a produrre e ad esportare. Nel Centro di aggregazione sociale è stata allestita la mostra dei pani tradizionali curata dal centro di panificazione di Monteleone Rocca Doria, che offre la possibilità di confrontare il pane della tradizione ovoddese con quelli di tutta la Sardegna. Altro momento da non perdere, curato dalla Pro Loco, è quello con “sa o^tta de su pane” ovvero una dimostrazione di preparazione e cottura del pane nel forno a legna con degustazione.
Ci sarà la dimostrazione di come viene eseguita la lavorazione del formaggio ovoddese, premiato in importanti concorsi nazionali di qualità. Si potranno assaggiare “sos pitzudos" nei diversi punti ristoro che privilegeranno i sapori del posto, così come i dolci tipici e il buon vino. Domani lo chef Claudio Ara, esperto di prodotti locali, preparerà pietanze speciali.
Anche nel cuore del centro storico gli artigiani ovoddesi daranno prova della loro abilità con l'utilizzo delle pelli, del cuoio, del sughero e del granito. Le tradizioni avranno un ruolo primario nelle giornate di festa e si racconteranno attraverso la mostra dei costumi, i balli e i canti dei gruppi folk Oro'hole e Oleri, dal tenore Chimbe Quintales e dal coro polifonico Zente Sarda diretto dal maestro Enrico Pilo.
Le Cortes di Ovodda dedicano ampio spazio all'arte. La Compagnia teatrale Barberi, ripercorrendo i sentieri della ricerca e della memoria, darà vita alle rappresentazioni “Nussos e gustos de sa co^ina de mannai”, “Sos ammanios de su pane” e “Su a^ntiu de sas ba^divas”. Nella magia del tempo immobile ha trovato l'ispirazione anche il fiorista ovoddese Vittorio Mura che proporrà sculture floreali sui temi “La natura è piena di cose artistiche” e “L'arte è piena di cose naturali”. Questa mattina alle 11, presso la sala consiliare, si terrà il convegno “Gli scrigni della storia. Il patrimonio archeologico di Ovodda”.
Il Centro commerciale naturale ha indetto un concorso fotografico aperto a tutti coloro che vorranno documentare le bellezze del paese, con un montepremi di 700 euro per i vincitori. Sarà premiata anche la “Corte più bella”, votata da tutti coloro che invieranno un sms al numero 3246352035 con il numero della corte e il nome dell'espositore.