“#giulemanidellogliastra, visto il netto peggioramento del sistema Sanitario Ogliastrino, nutre una forte preoccupazione per il vuoto che si sta creando attorno al nosocomio Nostra Signora della Mercede e della Medicina del territorio. Qualcuno direbbe che abbiamo raggiunto il fondo. E in effetti è così. Ogni giorno per i cittadini ogliastrini è un calvario: ogni qual volta si rivolgono al Servizio sanitario Pubblico si palesano difficoltà o problemi”. 

Sono queste le parole di Adriano Micheli del coordinamento #giulemanidallogliastra. Al centro dell’attenzione ancora una volta l’ospedale Nostra Signora della Mercede di Launesi.

“La situazione già tragica di per se stessa oramai da anni è precipitata ulteriormente con l’avvento della ASL Ogliastra. Il suo DG a distanza di 40 giorni issa bandiera bianca lasciando intendere che le difficoltà oggettive incontrate nel gestire la stessa ASL, gli impediscono amministrare nel modo migliore il nosocomio e la Sanità Ogliastrina. Ancora una volta l’Ogliastra anzi gli Ogliastrini pagano per scelte non loro. Ci sono troppe e troppe cose che minano il diritto alla salute! Si prendono decisioni non efficaci, non si programma nel tempo, si trovano sempre e solo soluzioni tampone che non risolvono i problemi ma li rinviano nel tempo e a volte li aggravano più del dovuto. Non è possibile che interi reparti vengano chiusi poi riaperti, poi nuovamente chiusi e riaperti in base a chissà quale logica”.

“Non è accettabile che il servizio territoriale non dia la certezza di una visita specialistica se non a pochi minuti dalla stessa. Non è accettabile avere un CUP la cui gestione esternalizzata non comunichi con l’azienda, producendo solo disservizi e disagi notevoli all’utenza. Non è accettabile che intere comunità restino senza il medico di base non da giorni ma da mesi e da anni (Ussassai oramai da due anni e mezzo con un medico pendolare due volte a settimana per un paio d’ore giusto per ricettare le medicine, è il caso più emblematico). Tutta questa situazione disastrosa porterà inesorabilmente ad un ulteriore ridimensionamento dei servizi sanitari se non si interviene per tempo”. 

“#giulemanidallogliastra è pronta a difendere e ottenere quello che per diritto ci spetta, ma sul “treno” delle rivendicazioni non possiamo rimanere da soli. Ci devono essere coloro che amministrano le nostre comunità, ci devono essere le varie associazioni e i cittadini tutti. Bisogna dirigere l’azione sul binario giusto per il bene del territorio. L’occasione va colta adesso perché una volta passato il momento non si potrà più tornare indietro. Non serve coraggio, serve l’amore e l’attaccamento al territorio, a quell’eredità preziosa lasciataci dai nostri avi. Quest’occasione #giulemanidallogliastra non la perderà, Voi? Non si può stare inermi davanti ad un disastro del genere”.