Nella mattina dello scorso 19 dicembre, le forze dell'ordine hanno condotto un'operazione complessa per contrastare le truffe ai danni degli anziani commesse da persone che si spacciano per carabinieri. I militari della Compagnia Carabinieri di Ghilarza, in provincia di Oristano, insieme al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Nuoro e alla Compagnia Carabinieri di Bitti, supportati dalla Compagnia di Alghero, hanno arrestato un uomo di 37 anni della provincia di Caserta sospettato di essere coinvolto in due episodi avvenuti lo scorso 15 dicembre a Nureci e Samugheo.

A Nureci, una signora anziana è stata contattata da un finto maresciallo dei carabinieri che avrebbe cercato di estorcere denaro minacciando conseguenze penali per la sua presunta coinvolgimento in un incidente stradale. Fortunatamente, l'intervento tempestivo dei veri carabinieri ha impedito ai truffatori di ottenere i soldi.

A Samugheo, un anziano è stato vittima di un'altra truffa da parte di un finto carabiniere, il quale lo avrebbe convinto a consegnare gioielli e contanti per evitare problemi legali legati a un crimine inventato.

Grazie alle denunce delle vittime, i carabinieri hanno identificato i presunti colpevoli e li hanno arrestati dopo un'indagine accurata e rapida. L'arresto è avvenuto in una struttura ricettiva ad Alghero, dove uno degli indagati è stato portato in caserma e poi trasferito in una casa di reclusione, mentre un altro è stato deferito in libertà con la proposta di un foglio di via obbligatorio.

Le intimidazioni subite dalle vittime mirano a generare paura e senso di colpa per reati inesistenti, sfruttando la credibilità dell'Arma dei Carabinieri. Nonostante ciò, grazie all'operazione interprovinciale coordinata, i carabinieri sono riusciti a fermare i responsabili delle truffe, dimostrando competenza investigativa e risolutezza.

Il Comando Provinciale di Oristano invita i cittadini, in particolare gli anziani e i loro familiari, a essere vigili e segnalare qualsiasi richiesta sospetta al numero di emergenza 112, ricordando che le forze dell'ordine non chiedono mai denaro o beni ai cittadini.