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Potrebbe essere stato ucciso ieri a metà mattina Massimiliano Langiu, imprenditore edile di 27 anni, trovato morto dopo le 21 nelle campagne di Gairo in Ogliastra davanti alla porcilaia che aveva avviato di recente con alcuni soci.
Il giovane, che aveva qualche piccolo precedente per reati contro il patrimonio, è rimasto vittima di un agguato meticolosamente preparato, secondo i carabinieri della compagnia di Jerzu che indagano con i colleghi del Reparto operativo del comando provinciale di Nuoro: qualcuno, probabilmente una sola persona, ha atteso il piccolo imprenditore in località Spallana, e gli ha sparato due fucilate a pallettoni alla testa.
Langiu era di spalle ed è stato colto di sorpresa dal suo assassino che, evidentemente, conosceva le sue abitudini e ha anche approfittato del fatto che la zona della porcilaia è isolata: non solo dista una decina di chilometri dalla strada asfaltata, m a non è coperta dal segnale delle compagnie telefoniche. Sarà l'autopsia a fornire maggiori indicazioni sull'eventuale presenza di un secondo killer e sull'orario del delitto.
E' certo che poco dopo le 9 del mattino Langiu era ancora vivo: lo certifica un ultimo post sul suo profilo Facebook. Il corpo, in uno stato agghiacciante e in una pozza di sangue, è stato trovato da alcuni amici che lo cercavano, dopo che i familiari avevano dato l'allarme, preoccupati della prolungata assenza del giovane. Langiu lascia la moglie e una bimba piccola.
Chi ha scoperto il cadavere ha chiamato il 112 poco dopo le 21, ma raggiungere la zona isolata ha richiesto quasi un'ora ai carabinieri. Langiu ci andava tutte le mattine per accudire i maiali e lo faceva senza particolari precauzioni, segno che si sentiva assolutamente tranquillo. Anche ieri era uscito dopo le 8 e probabilmente e' stato ucciso, con un fucile calibro 12 caricato a pallettoni, poco dopo il suo arrivo. Il delitto sembra essere maturato nell'ambiente agropastorale, ma non si escludono altre piste.
L'ultimo agguato mortale a Gairo risale a metà novembre 2014: la vittima, Aldo Caboi, 63 anni, raggiunto da un proiettile alla testa, è morto dopo una settimana di agonia in ospedale. Al momento non risulta un collegamento fra i due omicidio.
"Orrore!", commenta sgomento il sindaco di Gairo, Roberto Marceddu sul suo profilo Facebook. "Assurdo si possa porre fine alla vita di un giovane in questo modo. Nulla giustifica queste efferatezze e tanta barbarie. Episodi come questi riportano la lancetta dell'orologio indietro di anni e a tempi che pensavo a Gairo potessero essere ormai dimenticati".