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Ulisse Loi, padre di Daniel, il 20enne di Bari Sardo accusato della morte di Massimo Piroddi, il fabbro di 44 anni, caduto a terra sbattendo la testa dopo una lite, ha affidato le sue emozioni a Facebook. Quelle di Loi sono parole cariche di dolore e incredulità. «Il dolore è fortissimo per la disgrazia che successa. Un ragazzo che non c’è più e un altro ragazzo distrutto dell'accaduto per la fatalità della notte. Un dolore immenso e quello dei familiari di Massimo non ha confini». La vicenda ha scosso la famiglia Loi nel profondo: «Sono due le famiglie distrutte, nessuno dovrebbe morire in questo modo. Mio figlio di 20 anni si porterà dietro questo rimorso per tutta la vita».
Oggi pomeriggio Daniel Loi è tornato in libertà. Il Gip del tribunale di Lanusei Giampaolo Piana non ha convalidato l’arresto perché il reato non è stato commesso in flagranza, la misura cautelare non è stata applicata anche perché non sussiste né il pericolo di fuga né il rischio di reiterazione del reato. Loi, accusato di omicidio preterintenzionale, è stato interrogato dagli inquirenti. Ha risposto a tutte le domande del magistrato e ha fornito la sua versione dei fatti sottolineando più volte che non era sua intenzione uccidere Piroddi, suo amico, con il quale avevano condiviso insieme tante feste e sfilate di carnevale.
Qualche ora fa il papà Ulisse, aveva scritto sul suo profilo Facebook: «Vado a prendere il mio bambino».