Daniel Loi ha raccontato la sua versione dei fatti al gip del tribunale di Lanusei.

Il 20enne, indagato per la morte di Massimo Piroddi, 44 anni, morto dopo una lite scoppiata a Bari Sardo nella serata dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio, ha raccontato al giudice Gian Paolo Piana come sono andate le cose: «Non volevo uccidere», ha detto il giovane. «Non ho spinto Massimo – avrebbe poi sottolineato Loi - ho solo alzato le mani per proteggermi quando lui mi stava per colpire, poi ha perso l’equilibrio ed è caduto da solo». 

Gli inquirenti stanno continuando ad ascoltare testimoni in quanto la versione del ragazzo dovrà essere confermata proprio da questi. 

Intanto ieri il giudice non ha confermato l’arresto perché il reato non è stato commesso in flagranza, la misura cautelare non è stata applicata anche perché non sussiste né il pericolo di fuga né il rischio di reiterazione del reato. Per Loi, resta sempre l’accusa di omicidio preterintenzionale. 

 

Intanto oggi pomeriggio, alle 15,30, la comunità di Bari Sardo darà l’ultimo saluto a Massimo Piroddi. I funerali si svolgeranno nella parrocchia Nostra Signora di Monserrato. 

 

Ieri pomeriggio invece il medico legale Nicola Lenigno, ha eseguito l’autopsia sul corpo della vittima: l’uomo sarebbe morto a causa di un a emorragia infracranica.