Un vero e proprio sodalizio sardo dedito al traffico di sostanze stupefacenti, con l'epilogo di 7 ordinanze di misure cautelari: due i soggetti in carcere, 3 ai domiciliari e 2 con obbligo di dimora.

Questa mattina, presso la Compagnia Carabinieri di via Nuoro, il capitano Lucia Dilio e il tenente della Radiomobile Carlo Porru, in forza alla Compagnia di Carbonia, hanno illustrato i dettagli della brillante operazione, che ha visto impegnati un centinaio di militari dell'Arma, impiegati nei territori di Cagliari, Nuoro, Lanusei per le dovute perquisizioni domiciliari.

Un giro d'affari, con una quarantina di chili di cocaina detenuta e sequestrata, di poco più di milioni di euro. Base di stoccaggio della droga le zone del Nuorese e Oristanese, snodo locale invece un circolo privato a Cagliari in via Tirso, gestito dal cagliaritano Massimo Farris, classe 1963.

Nell'inchiesta sono implicati anche Luciano Tuberi, di San Sperate, Giampaolo Scintu e Giancarlo Pani (già reclusi a Uta dal febbraio del 2018 per reati analoghi di spaccio), a cui si sono aggiunti, ad operazione ormai conclusa, Alexander Kapitonov, Piero Giovanni Falconi , Luca Tegas, Vincenzo Piras e Giacomo Piroddi. 

Le ordinanze richieste dalla Dda, sono state firmate dal Gip di Cagliari e notificate tra Cagliari, Nuoro e l'Olanda. L'operazione, coordinata dal Comando provinciale dell'Arma, ha coinvolto, come detto, 100 militari della Compagnia di Carbonia, in cooperazione con la polizia olandese, delle Compagnie di Cagliari, Nuoro, Lanusei e del Nucleo Investigativo, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e delle Unità Cinofile. 

Le misure cautelari arrivano al termine di un'attività investigativa partita a giugno del 2016 che ha permesso di sgominare un'estesa ramificazione di personaggi capaci di far arrivare sull'isola ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina.