Nel cuore della stagione estiva e con un carico significativo di passeggeri che sfidando la crisi e l'alto costo dei biglietti ancora scelgono di trascorrere le vacanze in Sardegna, accade che una nave sbarchi con un ritardo di ben cinque ore creando comprensibili disagi e malumori tra tutti coloro che avevano confidato nel buon servizio del trasporto.

È accaduto la notte di giovedì primo agosto quando la nave Scintu, in servizio per conto della compagnia Moby, con prevista partenza da Livorno alle 23.30 e con destinazione Olbia, a causa di problemi nella gestione del traffico merci dell'area portuale toscana, ha preso il largo soltanto alle 4 del mattino con conseguente attracco nel porto gallurese a mezzogiorno inoltrato di ieri. Le operazioni d'imbarco sono state effettuate intorno alle 23 e questo ha consentito ai passeggeri di non sostare oltre nel molo livornese e di prendere possesso dei posti assegnati quando già montavano tensioni e nervosismo per assenza di informazioni sul ritardo. 

Oltre alla ritardata partenza i malumori reali esternati dalla maggior parte dei passeggeri hanno riguardato la tipologia della nave su cui si sono ritrovati: «È una nave per il trasporto delle merci, non corrispondente a quelle della flotta Moby che noi conosciamo e che abbiamo scelto in fase di prenotazione e acquisto del biglietto». I turisti hanno anche lamentato un altro disservizio: «Abbiamo parcheggiato le nostre auto sul ponte, all'aria aperta. La salsedine intacca la carrozzeria, noi eravamo certi che venissero riposte nei garage».

Un membro dell'equipaggio ha spiegato che la Scintu è stata noleggiata dalla Moby per imbarcare sia i passeggeri che le merci. Lo scorso anno era stata la Regione Sardegna a prendersi in carico la nave Scintu, dopo aver trovato un accordo con la Saremar. 

Il lungo viaggio, intrapreso con ampio ritardo, si è concluso nel porto di Olbia con una nuova e spiacevole sorpresa: l'attracco della nave è avvenuto al porto industriale, tra i tir e le pile di container accatastati. «Non è un messaggio di benvenuto». Così hanno asserito polemicamente i tanti turisti a bordo.
Roberto Tangianu