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“Il limite di sopportazione nel vedere il totale disinteresse davanti al quale ci troviamo ha raggiunto un livello tale da non essere più accettabile! Lo era già da tempo ma ora lo è di più!”
A parlare è Adriano Micheli, portavoce #giulemanidallogliastra della cosiddetta “Rivolta gialla”, movimento creato dai comitati "Tutti uniti per l'ospedale ogliastrino" e "#giulemanidallogliastra" che proseguono con la protesta contro i tagli alla sanità in Ogliastra.
"Un mese e l'intera Ogliastra, con una presa di coscienza generale, sta mandando sempre più un forte segnale, ma il muro del silenzio e delle parole di circostanza, che sanno solo ed esclusivamente di presa in giro, continua imperterrito” prosegue Micheli.
“Ci stanno rubando il futuro e questo non è ammissibile, non lo dobbiamo permettere, ne ora, ne mai! Non entriamo in merito alle beghe interne alla nostra ASL, ma se la soluzione è quella di un altro reparto da chiudere, anche solo temporaneamente, o di continuare a spremere il più possibile quel poco di personale che rimane, non ci stiamo. E' solo una questione di volere”.
“Quella del nostro territorio è una priorità tanto decantata, ma mai messa in atto. Ci vuole solo la volontà di farlo, ma è evidente che questa volontà non c'è proprio nelle intenzioni di chi ci amministra a livello regionale” dice Micheli.
“Se questa è l'immagine che si da della sanità pubblica in Ogliastra, non c'è di che rallegrarsi. La situazione del N. S. della Mercede è ben diversa da quella che in modo disastroso ci viene descritta dai vertici aziendali. Una realtà fatta di eccellenze che, nonostante tutto, rendono un ottimo servizio alla comunità. Se valorizzate nel modo giusto, queste risorse possono rendere appetibile ad altre professionalità il poter venire a lavorare in Ogliastra”.
“E' questo quello che andrebbe fatto, assieme a tante altre cose, che mirino a valorizzare le nostre peculiarità – dice Micheli prima di rivolgersi all’assessore Carlo Doria - Gentile assessore, dott. Carlo Doria due mesi fa ci ha esposto le sue idee, che noi abbiamo accolto con grande aspettativa. Crediamo ormai che tempo ne sia passato abbastanza, ora è arrivato il momento di sapere a che punto siamo, altrimenti le sue rimarranno, per l'ennesima volta, le parole pronunciate al vento".
"Spetta a lei far sì che la questione diventi veramente la priorità delle priorità, visto quanto esposto sopra - conclude Micheli - Noi per ora continuiamo a rendere sempre più gialla l'Ogliastra. Se non bastano i drappi gialli, andremo avanti sempre più agguerriti, perché è un nostro diritto nascere, vivere, morire nella nostra terra e nessuno lo può negare!”
#larivoltagialla