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Nuovo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale il prossimo 8 novembre, anche in Sardegna. I motivi della protesta sono il mancato rinnovo del contratto, risorse inadeguate, livelli retributivi troppo bassi per il costo della vita e, alle rivendicazioni nazionali, si aggiungono le criticità del settore nell’Isola, come spiega il segretario regionale della Fit Cisl, Alessandro Russu.
“Per la terza volta in pochi mesi siamo costretti a scioperare, per rivendicare dignità per il settore. Da anni – sottolinea Russu – anche in Sardegna attendiamo una riforma del trasporto pubblico locale, risorse adeguate e certe, la possibilità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In più, ormai quotidianamente registriamo aggressioni al personale e siamo ancora in attesa che diventi operativo in tutte le province il protocollo sulla sicurezza firmato con i Ministeri dell’Interno e dei Trasporti”.
Per la Fit Cisl, le risorse nella manovra di bilancio 2025 “sono assolutamente insufficienti, non servono neanche a riaprire il tavolo della discussione. L’8 novembre 100mila lavoratori si fermeranno e anche noi, dalla Sardegna, saremo a Roma, davanti al MIT, per rivendicare dignità e diritti per un settore da troppo tempo abbandonato dalla politica”.