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Il vice presidente della Regione Raffaele Paci ha seguito, stamane al Molo Rinascita di Cagliari, le prime operazioni dello sbarco dei 963 migranti di diverse etnie arrivati, alle 8, a bordo della nave mercantile norvegese Siem Pilot.
Dopo i colloqui con la Prefettura, la Guardia Costiera, la Protezione civile e le forze dell’ordine per conoscere lo stato di salute dei migranti e accertare il buon funzionamento della macchina dei soccorsi, ha interloquito con il comandante della nave Lise Duhnam per assicurarsi della situazione delle persone soccorse in mare, al largo delle coste libiche, anche durante il viaggio verso la nostra Isola.
“La Sardegna sta facendo la propria parte di accoglienza con umanità e professionalità, nella quota che ci è stata assegnata, senza mai sforarla, in quanto molti dei rifugiati dei precedenti sbarchi sono ripartiti per altre destinazioni”, ha detto Paci, precisando che i nuovi arrivati saranno accolti nelle strutture precedentemente impegnate dagli scorsi arrivi. Fermo e deciso il no della Giunta a un dilagare di polemiche che, secondo il vice presidente dell’esecutivo, nasconde “un razzismo latente”. “Stiamo accogliendo persone che hanno alle spalle una situazione durissima e che muoiono in mare: dobbiamo dare la nostra risposta. Chi parla ignora i numeri sui migranti che arrivano in Sicilia e in altre parti del Mediterraneo - ha sottolineato -. Stiamo facendo esattamente quello che è giusto fare, ben consapevoli dei nostri limiti e della situazione di difficoltà della popolazione”.
Il Vice presidente della Giunta ha rimarcato che, superata l’emergenza, sarà possibile organizzarsi con il Governo anche in un'ottica di lungo periodo, “ma lo Stato deve dare precise garanzie”.
Infine, Paci ha ringraziato tutte le donne e uomini impegnate nella macchina dei soccorsi del Sistema di Protezione civile in questa sesta prova di assistenza allo sbarco. “Si tratta di un lavoro gigantesco per il quale dobbiamo essere grati anche ai numerosi volontari”, ha concluso.