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Si riaccende l'annosa polemica portata avanti da genitori e studenti pendolari di Oniferi, che ancora una volta, ad anno scolastico in avvio, lamentano la carenza di posti a sedere negli autobus dell'Arst che dovrebbero trasportarli a Nuoro dove frequentano le scuole secondarie di secondo grado.
"UN DISSERVIZIO CHE VA AVANTI DA TEMPO"
La situazione di disagio, spiegano gli oniferesi coinvolti, si protrae da anni e ha portato più volte nel tempo a manifestazioni da parte delle famiglie rimaste inascoltate. A nulla sono valse le numerose lettere inviate alle autorità anche dagli amministratori del Comune barbaricino, dove i mezzi di trasporto pubblico dedicati alla popolazione studentesca continuano ad arrivare già pieni impedendo ai circa 35 studenti del centro di accedere a un servizio per il quale hanno pagato.
"Non è una situazione nuova – spiega una mamma a Sardegna Live –. Siccome Oniferi ha pochi studenti, ci rispondono che non possono prevedere un autobus dedicato solo a noi. Purtroppo, però, i mezzi pubblici arrivano qui dopo aver fatto tappa a Sarule, Gavoi, Ollolai e Orani. Quindi quando arrivano a Oniferi sono già pieni e i nostri ragazzi puntualmente rimangono a piedi. Noi genitori dobbiamo accompagnarli in tutta fretta a Nuoro per evitare assenze che andrebbero a incidere anche sul loro profitto".
"Tutto questo – spiegano le mamme degli alunni a Sardegna Live – comporta innumerevoli disagi perché bisogna organizzarsi all'improvviso per i trasferimenti, considerando anche che molti di noi hanno impegni di lavoro o magari non sono automuniti. Lo stesso problema si presenta all'uscita da scuola, quando i nostri figli devono tornare a casa".
"ABBIAMO PAGATO PER UN SERVIZIO INADEGUATO"
"La cosa più assurda – ancora i genitori – è che noi abbiamo regolarmente pagato l'abbonamento annuale, quindi ci chiediamo perché accettano di vendere tanti abbonamenti se poi la capienza dei mezzi non permette di garantire un servizio adeguato a così tanti pendolari?".
"I costi dell'abbonamento annuale – spiega una delle mamme – vanno dai 70 euro (prezzo scontato in base al reddito) ai 350 euro. Per chi ha anche due o tre figli che viaggiano verso il capoluogo inizia ad essere una spesa importante".
"Quando i mezzi sono così carichi di passeggeri, al loro arrivo a Oniferi nemmeno si fermano perché per questioni di sicurezza non possono trasportare troppi viaggiatori in piedi".
"SEGNALAZIONI INASCOLTATE"
I cittadini, già in passato, hanno segnalato il disservizio: "Sono già state fatte delle proteste negli anni, addirittura un fermo autobus che ha comportato anche qualche problema, erano intervenuti i carabinieri. Lo stesso sindaco del paese ha chiamato l'Arst, che avrebbe giustificato l'assenza di ulteriori mezzi anche con la carenza di autisti. Abbiamo continuato a mandare mail e segnalazioni, ma fino a ora nulla è cambiato".
"L'ultima promessa da parte dell'Arst è stata quella di prevedere un ulteriore pullman che partisse da Gavoi, ma poco cambia, i ragazzi sono comunque troppi per un mezzo che arriverebbe da noi strapieno ugualmente".
"Si parla tanto di diritto allo studio, ma la Regione dov'è quando c'è da garantirlo nel concreto?", conclude un genitore.