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L'Unità Operativa di Neurochirurgia dell'Ospedale San Francesco di Nuoro, diretta dal Dott. Giuseppe Orunesu, si candida a diventare centro di riferimento regionale per il trattamento della Sindrome dello Stretto Toracico (o egresso toracico), nota anche con l'acronimo inglese TOS (Toracic Outlet Syndrome).
Fino a qualche settimana fa, infatti, i pazienti sardi, in prevalenza donne, colpiti da questa patologia rara, erano costretti a sobbarcarsi faticosi e dispendiosi trasferimenti verso i pochi centri della Penisola (tra i più rinomati c’è Rovigo), per potersi sottoporre ad intervento chirurgico risolutivo.
Da oggi, tuttavia, sarà possibile effettuare a Nuoro questo tipo di intervento di microchirurgia, con l’équipe della Neurochirurgia del San Francesco e del neurochirurgo Carlo Piu, dopo un periodo di affiancamento alla Dott.ssa Debora Garozzo, specialista del Centro di Rovigo e luminare di fama internazionale.
I medici nuoresi si propongono, pertanto, come specialisti di riferimento per questo nuovo approccio chirurgico.
«La sindrome dello stretto superiore – spiega il Dott. Piu – si caratterizza come dolore al collo e spalla, intorpidimento e formicolio alle dita e riduzione della forza muscolare.
Lo stretto toracico è un’area compresa tra la gabbia toracica e la clavicola; viene pertanto interessato il complesso neuro-vascolare del collo, con sintomi molto simili ad altre patologie, soprattutto di tipo reumatologico, difficilmente distinguibili». «Le cause della malattia – continua lo specialista – possono essere determinate da eventi traumatici, o semplicemente da malformazioni congenite, che possono portare alla paresi dell’arto superiore, accompagnata da forti e incessanti cefalee».
La soluzione radicale è rappresentata da un delicato intervento chirurgico, della durata di circa un’ora, che richiede un’incisione sotto la clavicola e l’interruzione del muscolo scaleno che comprime il fascio vascolo-nervoso. Dopo alcuni giorni di osservazione post operatoria i pazienti possono ritornare a casa.
Da sottolineare che in Sardegna e nel Nuorese l'incidenza di questa patologia non è affatto trascurabile. «In soli due anni – precisa il neurochirurgo nuorese – 20 pazienti della nostra provincia sono stati inviati nel Veneto dalla Dott.ssa Garozzo, per essere sottoposti a intervento chirurgico. La settimana scorsa 5 di loro sono stati operati nella nostra Unità Operativa dalla stessa Dott.ssa Garozzo e dall’equipe del San Francesco».
Grande soddisfazione da parte del Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria di Nuoro, Dott. Antonio Maria Soru, che conferma la vocazione del Presidio Ospedaliero San Francesco a polo dell'eccellenza sanitaria in Sardegna, senza dimenticare che la nuova metodica chirurgica è un indubbio vantaggio per i pazienti, prima costretti a trasferirsi oltre Tirreno. «Siamo orgogliosi – è il commento del Direttore - di poter offrire ai nostri pazienti un servizio all’avanguardia, nella convinzione che su questo campo debbano valere, come per tutte le altre prestazioni sanitarie, i principi della qualità e dell’appropriatezza».