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La rassegna Autunno in Barbagia fa tappa questo fine settimana anche nel Madrolisai. Per tre giorni Meana Sardo metterà in vetrina il meglio delle sue tradizioni culturali, produttive e enogastronomico. La cerimonia inaugurale di Domos antigasinaugurale è prevista per oggi alle 16 a Casa Demuru (rione Funtanedda) e in contemporanea in uno dei centri storici meglio conservati e ristrutturati della Sardegna, apriranno i vari spazi espositivi ricavati in spazi espositivi di grande suggestione storica e architettonica.
A Meana Sardo il presente e il passato sembrano viaggiare parallelamente: l'uno non esclude l'altro, in un vortice di tradizioni che si conservano nei richiami autentici che ritraggono una Sardegna senza tempo. Da oggi fino a domenica, saranno le mani delle massaie, segnate dal lavoro, a riprendere i fili dell'arte per disegnare davanti a turisti e visitatori i ricami e i colori sulla tela. Non mancheranno poi i momenti dedicati alla preparazione del pane tipico “Su pani pintau” e “Su pani 'e saba”, il dolce pasquale. Per le vie del paese, come nei giorni di festa, risuoneranno i canti e i balli della tradizione popolare mentre il profumo dell'uva appena pigiata stuzzicherà il gusto dei palati più fini.
Durante i tre giorni di Domos antigas sarà possibile visitare, inoltre, il nuraghe Nolza e assistere alla preparazione della calce, secondo una lavorazione ormai dimenticata nei forni dismessi nella Foresta Ortuabis. «Per noi l'ospitalità – dice Angelino Nocco, sindaco di Meana Sardo – ha un valore particolare. Ai forestieri rivolgiamo una grandissima attenzione e tanto rispetto. Visitare Meana in occasione di “Domos Antigas” significa fare un tuffo indietro nel tempo. Nel nostro paese le vecchie case rurali caratterizzano il tessuto urbano e ritrovare gli allestimenti del passato con i protagonisti che indossano gli abiti tradizionali, ha un significato unico e di grande suggestione».
Roberto Tangianu