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"L'Enel e tutto il sistema che ruota interno al trasporto di energia hanno messo a segno in questi giorni una vera e propria rapina nelle case dei sardi".
<font size="3">E' quanto denuncia il deputato Mauro Pili che spiega: "</font>Si tratta di centinaia di migliaia di sardi che ricevendo la bolletta dell'ultimo bimestre si sono trovati costi del trasporto energetico superiore del 20 - 30%.
Un'operazione su larga scala considerato che gli aumenti sono stati decisi con un cambio di strategia commerciale di una gravità inaudita: prima il costo del trasporto era in carico ai maggiori consumatori dell'isola, ora che i grandi consumatori, vedi Alcoa sono chiusi, è stato deciso di ribaltare il principio scaricando sui consumatori più piccoli il costo del trasporto elettrico.
Il risultato è senza precedenti con un'operazione che sta colpendo tutte le famiglie sarde e le micro realtà produttive.
L'incremento, non quantificabile nel dettaglio proprio perchè il calcolo è legato ai consumi, va dal 20 al 30%.
In questi giorni sono migliaia in tutta la Sardegna le contestazioni ma gli uffici di dettaglio commerciale non hanno ancora ricevuto le indicazioni sulle spiegazioni da dare ai cittadini.
Da una verifica approfondita - continua il leader di Unidos - si è scoperto che l'Enel ha deciso il cambio di strategia: i piccoli consumatori sardi ( famiglie, artigiani ect.) si faranno carico del costo del trasporto elettrico mentre pagheranno di meno i grandi consumatori ( ridotti in maniera consistente dalla crisi economica).
Il governo attraverso Enel e terna ha sostanzialmente messo in atto un'operazione che colpisce le famiglie sarde, attivando una procedura gravissima che senza contraddittorio preleva dalle tasche delle famiglie sarde oneri non solo non pattuiti ma che sono di fatto una rapina a mano armata, considerata l'obbligatorietà del pagamento previo distacco della connessione elettrica.
Per questa ragione ieri ho presentato un'urgente interrogazione parlamentare per denunciare questa situazione e chiedere l'immediata sospensione di questi nuovi oneri per le famiglie sarde.
E' evidente che la cancellazione dell'essenzialità delle centrali sarde ha di fatto aumentato gli oneri di trasporto e che Terna ed Enel, sono loro che gestiscono il trasporto elettrico in Sardegna, non avendo più grandi soggetti a cui far pagare questo aggravio di costi lo hanno scaricato sui cittadini.
A questo furto si aggiunge il silenzio e la complicità della regione sarda. Una giunta regionale inesistente che non solo non monitora uno dei costi fondamentali della vita quotidiana ma niente sta facendo per modificare questa ulteriore e grave dipendenza dal sistema elettrico italiano.
Tutto ciò è inaccettabile e occorre una reazione fortissima.
Per questo motivo - conclude Mauro Pili - ho già dato mandato ai legali per valutare una class action contro Enel per aver in modo unilaterale e furtivo messo in atto un'operazione duramente lesiva del diritto dei consumatori".
Intanto il deputato ha lanciato una petizione "Bollette in Sardegna - Stop furto":
https://www.change.org/p/matteo-renzi-presidente-consiglio-dei