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Il Carnevale della Sardegna e i riti propiziatori saranno protagonisti ad Ajaccio, in Corsica, dal 26 al 29 marzo prossimi.
L’evento si chiama “Mascaras” e a promuoverlo è l’associazione “Sardegna Corsica i popoli del Mare”.
L’INIZIATIVA. Nasce dal desiderio dei corsi di riscoprire quelle usanze ben radicate e ben conservate in Sardegna. Seui è in tal senso un paese capofila.
Perché in questo graziosissimo centro nel cuore della Barbagia, sono state custodite maschere e costumi antichi come S'Urtzu e sa Mamulada che quest’anno varcheranno il mare per portare in Corsica il folklore e la tradizione della Sardegna. In particolare dell’Ogliastra.
Una ventina di maschere si esibiranno nelle vie della città e riproporranno gli antichi riti barbaricini. Ad Ajaccio infatti, i ragazzi vestiti da S'Urtzu (una sorta di demone spaventoso) e da Sa Mamulada, cercheranno di avere un ruolo attivo e propositivo anche nel recupero delle maschere corse.
Sono già stati avviati dialoghi costruttivi, per intrattenere buoni rapporti sociali e culturali.
In programma anche “conferenze sull’argomento” spiega uno dei partecipanti e promotori dell’evento, Dennis Mura.
“Abbiamo aderito con molto entusiasmo a questa iniziativa – prosegue Mura – per la cui realizzazione si è attivato il Governo corso a cui parteciperanno tutte le istituzioni e diversi paesi sensibili ai temi trattati, come il Carnevale e la tradizione ”.
La Sardegna infatti “è celebre per solidarietà ed in nome di un’antica fratellanza e ha risposto positivamente – conclude Mura – tanto che hanno deciso di aderire a questa iniziativa di recupero delle maschere ben 20 gruppi provenienti da tutta l’Isola”.
(ha collaborato l'associazione Sardegnasotterranea.org - Marcello Polastri)