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"Trovo sbagliato sia il momento storico che il merito dell’iniziativa legislativa attraverso la quale il centrodestra vorrebbe assumere ulteriori 65 persone nello staff della presidenza e degli assessorati regionali, con stipendi abnormi. La Sardegna vive una grave crisi sanitaria, sociale ed economica, non è possibile anteporre le esigenze del presidente a quelle di decine di migliaia di persone che vivono nell’incertezza e nel disagio". Così su Facebook Gianni Marilotti, senatore ed ex esponente M5s.
"Per chi non avesse ancora aderito, è sempre valida l’iniziativa di mail bombing a tutto il Consiglio Regionale della Sardegna, una “Pioggia di mail ai consiglieri (tutti)” contro il disegno di legge n. 107, che pure in presenza di una grave crisi vuole riorganizzare la presidenza della Regione con sei milioni di euro all’anno da destinare a un proprio apparato - spiega -. Il messaggio va inviato agli indirizzi di tutti i consiglieri della Regione Sardegna, che trovate in coda".
"Gentile Onorevole, apprendiamo con sconcerto l’intenzione di questo consiglio regionale di portare in aula il DL n. 107 contenente le norme urgenti per il rilancio delle attività della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Proprio quando la nostra regione è chiamata a decidere sull’utilizzo dei fondi, esistenti e futuri, al fine di gestire questa delicata fase internazionale, proprio quando non è neanche cominciata la discussione della legge di bilancio, il governo regionale fa una proposta indecente nella forma, nei contenuti e nei tempi".
"Una proposta fuori luogo e fuori contesto perché il momento storico che stiamo affrontando richiederebbe sì un rilancio della Regione, ma non a partire dalla struttura di supporto al suo Presidente .Richiederebbe un ripensamento generale della gestione sanitaria e delle risorse da recuperare a favore di una sanità pubblica efficace. Richiederebbe investimenti per rilanciare un tessuto economico impoverito che non si traducano in ristori lasciati alla fortuna di una connessione veloce".
"Richiederebbe una gestione ancora più oculata del Bilancio regionale per canalizzare le risorse sugli interventi davvero necessari per curarci, vivere, lavorare, studiare, e contribuire al benessere dei sardi. Obiettivi cui siete stati chiamati a dare risposte in virtù dei risultati elettorali. Non certo per destinare sei milioni di euro all’anno per sostenere una nuova struttura politica: per rafforzare quella usate i soldi dei vostri partiti o dei vostri stipendi non le risorse pubbliche già fortemente depauperate".
"Per questo motivo siamo qui a chiedervi di spostare lo sguardo fuori dalle stanze del vostro palazzo e attivarvi con serietà per migliorare la vita dei sardi a partire dal ritiro di questo osceno Disegno di Legge".