Anna Rosa Gregu ha festeggiato ieri il suo centesimo compleanno: il 6 novembre del 1913, a Mamoiada, si apriva sul mondo la porta della sua vita. Amici e parenti si sono stretti intorno a lei per un abbraccio pieno di affetto. La sua storia ha tante pagine da raccontare. Quello di tzia Anna Rosa è stato un viaggio nell'esistenza fatto di sacrifici e soddisfazioni.

Da bambina lavorava nei campi e stringeva le funi per “sos issohadores”. Da ragazza prestava servizio nelle case dei medici e degli avvocati del paese, dedicandosi all'educazione dei loro figli. La sua naturale disponibilità verso i più piccoli aveva favorito il viaggio da Mamoiada a Roma, dove aveva soggiornato per un periodo a casa di un noto legale che le aveva affidato i suoi bambini. Anni lontani, come le distanze che allora separavano l'isola dal continente, vissuti nella capitale d'Italia.

Nell'isola era ritornata negli anni '50 per essere assunta come cuoca nella centrale del secondo salto del Flumendosa dall'Elettrica Sarda (poi Enel). Il capo della centrale e sua moglie avevano notato il suo carattere gentile, generoso e materno forgiato con l'esperienza di educatrice e così le affidarono i tre figli. 


«Non mi sono mai sposata - dice -. Renderò integra la mia verginità al Padre eterno». È una donna di carattere. Canta in sardo e si lascia coinvolgere nei balli a “passu torrau”. I suoi nipoti l'adorano e, siccome a lei piace viaggiare, trascorre del tempo con loro nei soggiorni tra Mamoiada, Assemini e Cagliari. Nel paese dei Mamuthones, con tzia Anna Rosa, si contano sei centenari.

Tziu Francesco Piras ha compiuto 103 anni. Nel 1911 sono nati Salvatore Beccoi e Mercedes Crisponi. Tzia Anna Rosa Gregu, Rosa Antonina Gungui (Buttu) e Anna Maddalena Mele, coetanee, hanno soffiato idealmente sulle cento candeline nell'anno che scorre. 


Roberto Tangianu