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E’ emergenza nel paese di Lodè, dove il sindaco Graziano Spanu si è dimesso dopo che erano rimaste inascoltate le richieste di intervento per quanto riguarda la situazione delle principali strade d’accesso al centro della Baronia, pressoché impercorribili poiché una è chiusa l'altra pericolosa. Il primo cittadino, in carica da tre legislature, ha deciso dunque di portare avanti una clamorosa protesta.
"Getto la spugna – ha confermato Spanu all'ANSA - sono logorato, ho gli incubi la notte per questa situazione che va avanti da ottobre, da quando la principale strada di accesso, la provinciale 3, che da Siniscola porta a Sant'Anna e poi a Lodè, è stata chiusa dalla Provincia perché pericolosa: si erano verificate delle frane. Da allora - spiega - arriviamo e usciamo dal paese dalla provinciale 24, Torpé-Lodè, una strada altrettanto pericolosa".
"In alcuni tratti – prosegue il sindaco – si restringe a tal punto che quando si incrociano due macchine bisogna fermarsi e proseguire a passo d'uomo. Fino all'altro ieri avevamo un pullman messo a disposizione dall'Arst per far transitare i passeggeri dal bivio di Sant'Anna fino a Luddue, ora ce lo hanno tolto perché l'azienda di trasporti ha valutato che quella strada, appunto, è pericolosa".
Il primo cittadino potrebbe tornare sui suoi passi a una sola condizione. "Stavolta non abbocco alle promesse, voglio garanzie scritte nero su bianco - avverte Spanu - Per questo faccio un appello al governatore Christian Solinas e all'assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia: vi prego, liberate questo paese dalla prigione e ridateci la nostra strada".
I disagi a Lodè erano iniziati con le insistenti piogge di ottobre 2018, quando varie frane lungo la Sp 3 avevano reso necessario l’intervento della Provincia che aveva chiuso la strada. "Sono andato in pellegrinaggio mille volte sia in Provincia che in Regione dove ci avevano messo a disposizione i primi 300mila euro, almeno per consentire un senso unico alternato, ma non se ne è fatto niente - dice il sindaco -. La strada ha bisogno di un intervento di 3milioni di euro e siamo ancora alle promesse". "In occasione delle elezioni regionali si sono visti tanti politici che ci hanno promesso interventi in pochissimo tempo, ora sono tutti uccel di bosco. Nel frattempo le aziende turistiche di Sant'Anna, con la stagione alle porte, fanno pressione per la riapertura della strada al Comune. Io non ho risposte: lascio per non mettere ancora più a dura prova la mia salute".