PHOTO
Lavoratori delle cooperative sociali. Quale futuro potranno avere? Sono circa una quarantina e svolgono la propria attività lavorativa presso cooperative sociali che offrono servizi vari al Comune di Cagliari: impiegati presso i musei civici, gli impianti sportivi, come piscine o palestre scolastiche, o presso la scuola civica di musica: “Cinque cittadini risultano senza lavoro da tanti anni – sottolinea il consigliere comunale del Gruppo Misto, Alessandro Sorgia - hanno prestato negli anni passati la propria opera presso l’amministrazione comunale come categoria B. Per quanto riguarda i primi, la situazione sta diventando una vera e propria emergenza sociale, con famiglie intere portate a non poter mettere insieme il pranzo con la cena, gli altri si sentono scarsamente tutelati per quanto riguarda la loro attività lavorativa. Per i primi è in vigore il Decreto Legislativo n. 75 del 25 maggio 2017 “superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni e valorizzazione dell’esperienza professionale” ed attendono risposte in particolare da oltre un mese dal Sindaco Zedda.
Per questo – aggiunge Sorgia – ho firmato un’interrogazione che discuterò tra i banchi del Consiglio perché è inamissibile che per loro ci siano i pagamenti degli stipendi dopo svariati giorni, senza rispettare la data del contratto firmato dalle parti. Ore lavorative troppo esigue che non permettono di poter soddisfare le normali esigenze familiari, appalti comunali con forti ribassi che incidono inevitabilmente sul costo del personale, a scapito dei lavoratori. Nella città di Cagliari, come nel resto dell’isola, il problema relativo all’occupazione riguarda purtroppo tante famiglie, tante di queste si rivolgono quotidianamente all’Assessorato Politiche sociali al fine di potere avere una “boccata di ossigeno”.