Oggi in piazza del Carmine a Cagliari, hanno manifestato i lavoratori delle mense scolastiche, sale gioco e del portierato. È una situazione di estrema gravità quella che coinvolge circa 5.000 lavoratori delle sale gioco, 3.000 delle mense scolastiche e circa 300 maestranze del portierato (Università).

Quasi tutti  questi lavoratori hanno redditi al di sotto delle 700 euro al mese, addirittura le addette mense percepiscono circa 300 euro sono lavoratrici con un part-time ciclico. Vivono nell’incertezza non hanno la copertura della cassa integrazione da oggi a settembre , non sanno quando rientreranno a lavoro.

“Come sindacati Filcams Cgil, Fisascat CislUiltucs  chiediamo di sapere quando e come riapriranno le scuole, vogliamo copertura per questi settori per tutto il periodo dell’emergenza. I lavoratori del portierato che guadagnano circa 6 lordi hanno subito un taglio circa del 70 per cento,  non dimentichiamoci che avevano già subito un cambio di contratto nel precedente appalto e ancora sono in causa con l’azienda, tutto questo  ha fatto si che i lavoratori perdessero una buona parte di retribuzione, per loro aspettiamo che il tribunale faccia giustizia sperando che la causa non venga ancora rimandata”.

Cassa Integrazione fantasma

I lavoratori delle sale gioco, anche loro, quasi tutti lavoratori monoreddito, aspettano come tutti i colleghi la cassa integrazione che non arriva, solo in queste settimane hanno ricevuto quella di Marzo, molti di loro si sono visti accreditare dall’Inps 300 euro: “Ma come può una famiglia vivere con questi pochi euro in 4 mesi – affermano i sindacati - ricordiamo che i lavoratori del bingo di Cagliari a causa della loro vertenza, hanno vissuto tutto il 2019 senza ricevere un solo stipendio. Aspettano l’udienza per certificare i loro crediti , a causa del sequestro della loro ex azienda, abbiamo chiesto al giudice di erogare almeno un acconto, visto l’entrata degli affitti pagati dal nuovo d’attore di lavoro , un acconto su quanto dovuto a questi lavoratori, permessi, ferie tfr ma non abbiamo risposte, gli unici a preoccuparsi per questi lavoratori siamo noi sindacalisti - dichiara Monica Porcedda, segretaria della Fisascat Cisl - che non dormiamo la notte perché pensiamo a loro e alle loro famiglie. Chiediamo - come organizzazioni sindacali - un intervento immediato da parte della regione Sardegna e anche del tribunale di Cagliari che segue il sequestro del bingo, serve  un intervento immediato che dia la possibilità a questi lavoratori di vivere decentemente”.