Non c’è pace per l’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. Dopo la carenza di anestesisti, ora a scatenare le polemiche è il mancato accreditamento del servizio di Emodinamica.

A chiedere chiarimenti all’Assessore regionale alla Sanità è il Consigliere regionale del Partito Democratico e Sindaco di Baunei, Salvatore Corrias che ha presentato l’ennesima interrogazione sulle sorti del presidio ogliastrino.

“Ormai sono decorsi tutti i termini utili per accettare giustificazioni di sorta o le classiche rassicurazioni del caso. Non siamo più disposti a tollerare una condizione che ci relega, per l’ennesima volta, a territorio di ultima serie con una sanità da Terzo Mondo”, queste le sue parole.   

“Durante la Legislatura Cappellacci – ha aggiunto Corrias la Regione ha speso oltre 800.000 euro di risorse pubbliche per allestire la struttura di emodinamica, senza preoccuparsi di dare attuazione alle procedure conseguenti e necessarie per rendente efficiente un servizio indispensabile per tanti cardiopatici ogliastrino e dell’intero territorio regionale. Nel 2016 era stata avviata la fase di accreditamento provvisorio che durò circa tre mesi. Da allora, solo chiacchiere e parole vuote di contenuto, lanciate al vento nelle numerose occasioni di dibattito pubblico e di incontro, frasi finalizzate unicamente a rabbonire gli animi di malati e Amministratori locali”. 

“Superfluo dire – ha sottolineato – che sono vicino a tutti coloro che intendono attivare azioni pacifiche di protesta, compresa l’occupazione del Reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Lanusei.  Per quanto mi compete, però, con un interrogazione che sto presentando in Consiglio regionale, intendo chiedere conto all’Assessore della Sanità di questo ennesimo disservizio: non possiamo tollerare ulteriori ritardi e vane promesse; non siamo disposti ad accettare vuote parole tese solo a placare i nostri animi”.

A suo modo di vedere “Occorrono fatti, fatti concreti, misure urgenti: i cardiopatici meritano l’attenzione che la loro condizione reclama. Non devono sentirsi abbandonati e trascurati dalle istituzioni, soprattutto per il fatto che la procedura burocratica di accreditamento è oramai alle sue fasi finali e basterebbe davvero poco per attivare la struttura”.