Il 27 gennaio viene celebrata la “Giornata della Memoria”, dedicato in particolare alla memoria della “Shoah”. La ricorrenza è stata istituita il primo novembre del 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite mentre in Italia viene celebrata già dal 2000 per onorare la memoria degli tutti gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte a causa delle leggi razziali.

Anche il Comune di Thiesi, in modo particolare l’Assessorato alla Cultura guidato da Salvatore Tanca, e con la collaborazione dell’istituto comprensivo statale, ha programmato alcuni appuntamenti per onorare al massimo questa giornata e lo fa con due proiezioni di alcuni tra i film più celebri dedicati a questa tematica.

il primo, “La vita è Bella”,si può dividere in due parte distinte: la prima impostata sui canoni della commedia tipica di Benigni, ambientata in una tranquilla cittadina della Toscana, ad Arezzo, negli anni '30. La seconda, di stampo drammatico, si svolge interamente all'interno di un lager nazista. Non sono state poche le critiche negative riguardante questo aspetto, ma è proprio questo totale cambiamento di scene, colori, toni di voce, comicità, musiche che fanno del film un vero capolavoro. Benigni, regista del film, ha voluto dar voce al dolore di milioni di ebrei la cui vita è stata sconvolta e distrutta dal razzismo e dalle sue assurde e malate leggi razziali, e lo fa portando la vita e l’ironia anche laddove altro non c’era che corpi privati della anima e della loro dignità. Prima la felicità, il sorriso, l’allegria, poi la fatica, il disincanto, la ricerca utopica di un significato a quell’orrore, a quella crudeltà, fatto tutto col fine della vittoria dell’innocenza.

Il secondo, “Il bambino con il pigiama a righe”, adattamento del romanzo omonimo del giovane scrittore irlandese John Boyne, si inserisce pienamente in questo filone "infantile", senza tuttavia rinunciare a una rappresentazione lucida e realistica dell'orrore, lontana da qualunque edulcorazione o trasfigurazione fantastica sullo stile de La vita è bella . Bruno è un ragazzino di otto anni figlio di un ufficiale nazista, la cui promozione porta la famiglia a trasferirsi dalla loro comoda casa di Berlino in un'area desolata in cui questo ragazzino solitario non trova nulla da fare e nessuno con cui giocare. Decisamente annoiato e spinto dalla curiosità, Bruno ignora le continue indicazioni della madre, che gli proibisce di esplorare il giardino posteriore e si dirige verso la fattoria che ha visto nelle vicinanze. Lì, incontra Shmuel, un ragazzo della sua età che vive un'esistenza parallela e differente dall’altra parte del filo spinato. L’incontro di Bruno col ragazzo dal pigiama a strisce lo porta dall'innocenza a una consapevolezza maggiore del mondo degli adulti che li circonda, mentre gli incontri con Shmuel si trasformano in un'amicizia dalle conseguenze terribili.

«Il  giorno   della   Memoria  – ha dichiarato il sindaco Gianfranco Soletta –  non  è   solo   un  omaggio   alle   vittime   ma  il riconoscimento di un fatto particolarmente grave di cui l’Europa è stata capace e che ha interessato anche la nostra Nazione. Affinché il ricordo della Shoah sia utile la memoria non deve limitarsi soltanto all’indignazione e alla denuncia morale contro i crimini nazisti, sentimenti sicuramente giusti e naturali nei confronti di avvenimenti gravi e disumani. Perché la memoria abbia un senso è soprattutto importante, prima di denunciare, capire ciò che accadde in Germania da un punto di vista storico e questo può avvenire parlando ai ragazzi, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, affinché sviluppino una personale sensibilità critica su questo drammatico periodo storico». 

«La commemorazione della giornata della memoria – ha sottolineato l’Assessore Tanca – si inserisce tra gli eventi che stiamo portando avanti in collaborazione con le scuole, tesi a sensibilizzare i ragazzi contro ogni tipo di discriminazione». L’iniziativa vedrà coinvolti gli alunni delle 5 classi delle scuole elementari e gli alunni della scuola media.