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Questa mattina, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanza di Sassari hanno apposto i sigilli all’Hotel Capo Caccia di Alghero in esecuzione di un decreto di sequestro emesso dal Gip del Tribunale di Sassari, Carla Altieri, su richiesta del pm Giovanni Porcheddu. Contemporaneamente a Rimini, Roma, San Benedetto del Tronto e in Sicilia sono state arrestate quattro persone che, assieme ad un commercialista algherese, avrebbero determinato la bancarotta delle società che nel tempo hanno avuto la gestione dell’albergo. Questi i nomi degli arrestati: Giovanni Marocchi, 66enne di Acquasanta Terme, Daniele Degli Esposti, 51 anni di Castel San Pietro, Francesco Vizzari, 47 anni di Roma e Vittorio Casale, 53enne di Parma. Invece, al commercialista Andrea Federico Delogu di Ittiri è stato notificato un provvedimento che lo interdice dallo svolgimento dell’attività professionali.
Secondo la Guardia di finanza le cinque persone avrebbero distratto gran parte del patrimonio mobiliare e immobiliare della “Capo Caccia Resort Srl” e della “Roden Srl”, che hanno gestito facendolo confluire in altre società direttamente o indirettamente a loro riconducibili. Con la complicità del professionista sono state sopravvalutate alcune voci dei bilanci annuali per far comparire una situazione patrimoniale non reale e così accedere a cospicui finanziamenti che altrimenti gli istituti di credito non avrebbero erogato. I sequestri eseguiti oggi dai Finanzieri riguardano sia beni mobili come conti correnti bancari, sia immobili: oltre all’albergo anche due appartamenti e un capannone industriale per un valore di circa 8 milioni di euro.
Il danno causato alle società e all’Erario è stato stimato in oltre 15 milioni di euro.