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È sempre più vicina la fine dell'esperienza di Nicola Sanna alla guida del Comune di Sassari. Oggi l'assessora alle Politiche educative e giovanili, Maria Vittoria Casu, ha annunciato ufficialmente le proprie dimissioni. Si tratta della terza defezione nel giro di pochissimo, e segue di appena tre giorni l'uscita del vicesindaco e assessore dell'Urbanistica Gianni Carbini.
A questo punto si fa sempre più vicina l'ipotesi che l'amministrazione Sanna si concluda entro marzo e che si vada a elezioni già a fine maggio o a inizio giugno. Un'accelerazione clamorosa, provocata dal fatto che il sindaco, alla cui candidatura si era opposta buona parte della dirigenza del Partito democratico, è riuscito a sgretolare il consenso di cui godeva tra le correnti dem ostili all'assetto di potere che storicamente comanda il partito a livello territoriale e regionale, esprimendo tra gli altri il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e il senatore Silvio Lai.
Limiti caratteriali, errori che oggi gli vengono addebitati personalmente per via di una certa refrattarietà alle critiche e alla condivisione, sono le cause che pian piano lo hanno allontanato da coloro che lo avevano sostenuto sin dalle primarie del 2014.
Da Alessio Marras, che si è dimesso adducendo motivazioni professionali, a Gianni Carbini, che gli ha scagliato contro una serie di accuse circostanziate, parlando di fallimento e di mancanza di collegialità, Sanna sta perdendo tutti i pezzi di una alleanza nata già monca, sostenuta in Consiglio solo dalla metà degli esponenti dem Maria Vittoria Casu era espressione "tecnica" di Città Futura, movimento nato a mandato in corso, molto vicino all'ex sindaco Ganau.
Ne fanno parte Francesca Arcadu, Lalla Careddu e Efreem Carta, che oggi hanno annunciato le proprie dimissioni dalle presidenze consiliari e l'uscita dalla maggioranza, con conseguente rinuncia al proprio assessore. "Decideremo di volta in volta, massima fiducia nell'assessore Casu, che ci ha rappresentato egregiamente e con cui continueremo a lavorare, ma è in atto una crisi politica di cui il sindaco e il Pd si devono far carico", hanno detto i tre.