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“Un mese fa ho perso Matteo e Francesco, i miei fratelli. Andavamo da nonna, la madre di mia madre, il giorno di Natale. Io abito a Nuoro e per raggiungere Pattada, il paese natale di metà della mia famiglia, si passa per la strada statale 129 e di solito al chilometro 64 di questa strada si muore, io l'ho visto. Questo lo sapevo bene, da prima di quel Natale, in quella maledetta strada ci sono più croci che chilometri e in quella curva, ‘la curva della morte’ ci si può fermare, scendere dalla macchina contare una per una le vite finite in modo crudele.
Si, io lo sapevo già e poi l'ho anche vissuto di persona”. Inizia così l’appello per la messa in sicurezza della statale 129 Nuoro-Macomer da parte di Giovanni Pintor, 20 anni, fratello di Francesco e Matteo, 23 e 16 anni.
“Nel 2018 – continua il giovane - è semplice mettere a norma una strada che si rivela un tritacarne a giorni alterni, è meno semplice riavere due fratelli, due figli. Il proverbio recita ‘è meglio prevenire che curare’, io non posso più curare e ora spero che voi mi aiutiate a prevenire. Non voglio elencare né le infinità di piccole cose che rendono questo tratto di strada pressoché illegale, né la lista di uomini, donne e bambini che sacrifichiamo ogni giorno, Noi. Il tratto è di competenza ANAS; io con il vostro aiuto voglio far arrivare questo messaggio a chi di dovere per sensibilizzare e far riflettere, a prescindere dall'efficacia di questo gesto aiutatemi ad allargare il messaggio”.
#AdessoBasta è l'hashtag lanciato da Giovanni Pintor sul social network Facebook. Dobbiamo unirci “per Francesco, per Matteo, per Alessandro, per me, per noi, per tutti. Mandiamoli al lavoro”.