Lo sfogo di una mamma 32enne, che abita a Sestu, (senza alcun parente stretto che vive nel centro abitato o nelle vicinanze), con il suo bambino di 7 anni, “invitata”, questa mattina alle 10:40 a non poter entrare in un supermarket (di una nota catena di alimentari, nel territorio di Sestu), per fare la spesa perché in compagnia del figlio.

In piena emergenza Coronavirus, accade anche questo: “Sono appena stata mandata via da *** di Sestu – scrive Valentina Di Iorio - dopo essere stata minacciata da uno dei cassieri che se non avessi lasciato mio figlio in macchina da solo avrebbe chiamato la Polizia. Io vivo da sola – dice contattata dal nostro giornale - con un bimbo di 7 anni che per ovvi motivi non lascio da solo ne a casa e nemmeno in macchina. Quindi non dobbiamo mangiare? O deve venire mia mamma da Quartu che è fumatrice e ha 60 anni per farmi portare la spesa? Non ho capito questo accanimento contro mamme e bambini che avete adesso, tutti pronti come pastori tedeschi a fare la guardia. Questa quarantena sta facendo uscire ciò che di peggio avete già dentro. Delusa e schifata - ha aggiunto Valentina - dall’Italia in cui vivo”.

La donna è un fiume in piena e precisa: "Sia io che mio figlio avevamo entrambi sia mascherina di protezione e guanti - dice Valentina Di Iorio - ho rispettato anche i 10 giorni cadenzati per andare a fare la spesa e non di certo ogni giorno, ma ciò che mi ha infastidito è di essere stata trattata male, quasi mi volessero far arrestare, con una scenata davanti ad un bambino di appena 7 anni".